DEGLI IMPERATORI DELL/V CHINA 49 facciata cd inoltre con un inchiostro particolare in cui intingono un pennello (1). L’arte tipografica è antica alla China e lavorano con caratteri stabili incisi sopra tavole di.legno. Perchè, si dice, non adottarono essi i nostri caratteri mobili di getto che farebbero assai miglior effetto? La risposta nasce dalla immensa quantità de’ caratteri che richiederebbero un’ enorme spesa per fonderli in metallo, ed un’immensa officina per riporli nelle casse, producendo il maggior imbarazzo negli operai per usar di ciascuno convenientemente nella composizione (2). Del resto i Chinesi non rigettano assolutamente la maniera colla quale si stampa in Europa. Hanno anche essi dei caratteri mobili che adoprano in alcune occasioni, principalmente per le ordinanze e la gazzetta che si stampa ogni giorno al palazzo (3). Alcuni censori che non intendono una parola di chínese e che non videro mai la China, arditamente pronunciano dal fondo del loro gabinetto che ivi non è ancora penetrato il genio poetico. Noi però ci riportiamo con maggior confidenza ai dotti missionarii eli’essendo perfettamente istruiti nella lingua attestano chela China, al pari dell’Europa, immagina talvolta delle buone poesie e citano in csem- (1) „ Benché comunemente per iscrivere si adoperi il pennello, havvi però dei Tartari che impiegano una specie di penna fatta di bambouck e tagliala all’incirca come quelle di Europa ; ma per essere la caria della China senza allume e molto sottile, più della penna è comodo i) pennello „ (du Halde). Quando i Chinesi si servono della penna devono necessariamente impiegare un inchiostro simile al nostro. (2) E vero che il metodo cliinese va soggetto ad alcuni inconvenienti attesa la necessilà di moltiplicare le lavóle di legno senza poter metter un’altra volta in opera i caratteri incisivi; ma d’altronde convien riflettere che non è a caro prezzo la materia di quelle tavole; che l’incisore chincse lavora quasi così presto come il tipografo europeo; che finalmente quando P opera 4 intieramente scolpita in questa guisa non se ne tira che quel numero di esemplari di che si abbisogna, a proporzione dello smercio, senza esporsi come fanno tutto giorno i nostri librai a non vendere che piecola parte degli esemplari tirali ( Hist. ìtiod (5) Questa gazzella riguarda i soli affari della China. Vi. si annunciano gli avvenimenti più ragguardevoli dell’impero; le promossioni dei principali ministri, se incorsero in disgrazia e le cause clic l’hanno prodotta; ì matrimoni e le morti- delle persone più distinte cc. T. IX. 4