CRONOLOGIA STORICA per tale edificazione l’abate concedere il suo permesso. Ma il vescovo d’Airc clic si chiamava Bonhommc, si oppose a tale concezione, pretendendo a lui solo ■appartenere il diritto di erigere nella sua diocesi nuove chiese. Portato l'affare al concilio di Nogaro tenutosi l’anno stesso, fu definito mcrcù una transazione che manteneva il diritto dell’abate mediante una somma di centotrenta soldi morlas cui pel bene della pace si obbligò pagare alla chiesa di Aire (Gali, dir. nov. ibid. col. 1155). L’anno dopo di concerto con sua moglie il conte Pietro annuì alla traslazione del monastero de 1’Escalc-Dicu, ordine di Cistcrciensi, diocesi di Tarbcs, fondato nel n36 nel sito detto Cabadour ov’è anche presentemente. Nell’atto dell’assenso Beatrice fa menzione di suo padre e di sua madre chiamandoli co’ loro nomi c dichiara eh’ella e suo marito sono associati alle preci dell’ ordine de’ Cistcrciensi ( Gali. dir. nov. ib. pr. pag. ic)3 col. i ). Morì Pietro nel nG3 lasciando il figlio che segue. . C E N T U L 0 III. L’anno 1163 CENTULO o PIETRO CENTULO figlio di Pietro c di Beatrice Ior succedette nella contea di Bigorrc e nella viscontea di Marsan. E anche qualificato in un titolo del uja per signore del cantone di Saragozza che da Marca vicii tenuto pel quartiere di Nostra Dama di Pilar. L’anno lai3 dell’era di Spagna, 1175 di Gesù Cristo, sposò Matclle cugina d’ Alfonso re *d’ Aragona che gli diede la vallata d’Aran in un alla signoria di Bordcras ip considerazione di tal matrimonio e dei servigli che gli avea resi e continuava a rendergli. L’anno 1176 impigliatosi Ccntu- lo con Riccardo duca d’Aquitania fu inseguito da questo principe c riparò col visconte Pietro nella città di Dax fatta da essi fortificare. Ivi venne ad attaccarli Riccardo il giorno dopo Natale e in capo a dicci giorni d’assedio obbligò la piazza ad arrendersi. Ruggero di Hoveden che ci somministra questo racconto, dice anche all’ anno 1178 che Riccardo recatosi a Dax con un’ armata, trovò il conte di I5i-gorre prigione e carcerato nelle prigioni dei cittadini clic