DEI SIGNORI DI MONTPELLIER 487 Francia ili cui il duca d’Anjou avca eolie sue imposizioni aggravalo il giogo in Linguadoca. Una contribuzione che arca ordinato si levasse a Montpellier vi occasionò il a5 ottobre 1379 una sedizione in cui perirono meglio di ottanta dei suoi ministri. Recatosi il 20 gennaio i38oin quella città pronunciò contro gli abitanti una terribile sentenza che fu moderata con altra del 27 del mese stesso (1) ad istanza di papa Clemente VII e del cardinale d’Albano. Il nuovo re di Francia Carlo VI dopo aver fatto restituire il 3o maggio i38i al principe Carlo figlio del re di Navarra la baronia di Montpellier, gliela ritolse il 28 ottobre dell’anno dopo e l’apprese per sè ponendola sotto l’amministrazione del siniscalco di Beaucairc, e in tal modo rimase riunita alla corona di Francia. (1) ,, Pretendeva quel duca dì far grazia non ricliiedendo che seicento viliime, duecento delle quali avessero n perire sotto il ferro, duecento nel fuoco, e duecento colla corda perchè lo spettacolo ne fosse variato. Ma fu da cardinali, da monaci e magistrati tanto peroralo che acconsentì il duca d’Anjou si ricattasse il maggior numero di que’ supplì zi i a prezzo di denaro. Fu questo il vero oggetto di quell’orrenda tragedia che veniva rappresentata lungi dalla vista di Callo V ,, ( Grillarti)*