DEI GRAN FEUDI no però sotto i figli ili Clodoveo bastante consistenza pollar presumere die erano colà stabiliti quando quel principe entrò nelle Gallie ( Greg. Tur. Hist. lib. 4 c> 4 5 c. i6 e 27). I Bretoni mercè la loro alleanza cogli Armorici di cui facevano parte furono conservati nei loro diritti come le altre città di quella confederazione, colla differenza però che i capi dei Bretoni riconoscendo la sovranità di Clodoveo e de’ suoi figli conservarono il dominio ereditario del paese di cui erano al possesso. I passi di Gregorio di Tours che abbiamo citati sono precisi, e lo stesso Carlo il Calvo confessava una tal proprietà chiamando Nom'enoc il priore della nazione bretona : Nomeiioio priori genti Britannicac. (Dom. Bouq. toni. VII pag. 5o4). Un celebre scrittore sostenne contra Lobineau, storico della provincia di Bretagna, che un tale dominio avea il carico di pagare un tributo ( Tr. de la mouv. de la Bret par M. /’abbé de Vert.). Le sue prove sembrano decisive. Waroch domandava al re Chilperico il permesso di governare in- suo nome la città di Vannes a condizione di pagare ciascun anno i •tributi che fossero dovuti al re sovra quella città. (Grog. .Tur. 1. 5 c. 27). I principi bretoni non credevano pertanto di degradarsi obbligandosi a pagare un tributo. Leggesi in Eginardo che gli abitanti dell’isola di Bretagna obbligali ad espatriare dagl’inglesi e dai Sassoni, si rifuggirono nell’estremità delle Gallie, ove essendo stati soggiogati dai re de’ Franchi, erano soliti pagare lor malgrado i tributi che ad essi imponevano que’ principi ( Egink. armai, ad am. 786 ). II concilio tenuto a Savonnieres l’anno 85g pregava i vescovi di Bretagna a rappresentare a Solomone che dal principio della monarchia la sua nazione era stata soggetta ai Franchi e avea loro pagato tributo (Dom. Bouq. toin. VII p. 584). Gli annali di Saint-Bertin attestano che lo stesso duca pagò a Carlo il Calvo cinquanta libbre d’argento pel tributo dell’anno 863, ed un’ egual somma per quello dell’anno susseguente, giusta l’antico costume e l’uso de1 suoi predecessori (Dom. Bouq. tom. VII pag. 80 c 87).