CRONOLOGIA STORICA lire i382 egli combattè alla battaglia di Rossebccijuc e di molto contribuì al buon successo di quella giornata. Egli accompagnò nel i3go il duca di Borbone nella sua spedizione d1 Africa, c morì nel i/foi lasciando il figlio Carlo che segue; Luigi che con atto 12 dicembre i/jotì concambio al fratello alcune lettere lasciategli da suo padre per la contea dell’Ile-Jourdain, e Margherita che sposò Gastone di Foix, capo di Buch. CABLO I. L’anno i4oi CARLO figlio di Arnaldo Amanieu e cugino-germano per parte di Margherita di Borbone sua madre del re Carlo VI, succedette al padre nella signoria d’Albret, nella viscontea di Tartas e nella carica di gran ciambellano, ma non nella contea di Dreux. 11 re giusta la f »coltà riserbatasi nel conferire ad Arnaldo Amanieu il godimento di quella contea, la ritirò dopo la morte di questo e ne godette sino nel luglio 1407 in cui la diede a Luigi suo fratello duca d’Orleans per far parte del suo appannaggio. Essendo Luigi stato ucciso il 23 novembre successivo, il re trasferì con lettere del mese di dicembre la contea stessa a Carlo d’Albret coll’esonero di tremila lire come si è detto di sopra. Il monarca vi aggiunse la contea di Luca in Lombardia in sostituzione di altra rendita di mille lire. Ma non avendo il sire d’Albret potuto entrare nel godimento di quella contea, rinunciò al dono fattogli chiedendo a sua maestà gli si assegnassero le sue mille lire di rendita sopra un fondo di cui potesse usare liberamente. Così il re dichiara con sue lettere indiritte alla camera dei conti di Parigi in data 26 aprile i^n. Allora Carlo era conte-stabile sino dal 7 febbraio 1402 (V. S.); carica da lui non senza ragione dapprima ricusata convinto, com’era vero, di mancare della esperienza e capacità necessarie per bene amministrarla. Non lasciò per altro di riportare in Guienna negli anni 1406 e 1407 parecchi vantaggi contro gl’inglesi coll’aiuto del conte d’Armagnac. Nel i4n la fazione dei Borgognoni a cui egli non andava a grado, lo spogliò della sua carica in cui fu repristinato dopo la disgrazia del conte