DEI GRAN FEUDI 121 La riunione dei beni della casa di Tolosa avvenuta nel 1088 (Hist. de Lang. tom. II pag. 272) nelle mani di Raimondo di Saint-Gilles spense i panati degli altri conti della stessa stirpe esistenti sotto Ugo Capeto. Non havvi alcuna prova cbe il Perigord abbia cessato dalla sua immediazione prima del trattato del 1259. Questo feudo non fu altrimenti compreso nel governo generale dei conti di Poitiers; essendo stati inutili gli sforzi che fecero per soggiogarlo gli antichi duchi d’Aquitania. La guerra del 1173 non era cbe una quistione di famiglia tra Enrico II re d’Inghilterra e i suoi figli ( Labbe, Bibliot. rnanusc. tom. II pag. 33o e seg.). Perchè dunque il conte Elia di Taleyrand quinto di nome non comparve alla consacrazione di Filippo Augusto se i pari vi presero sempre posto? I duchi d’Aquitania la cui potenza era enorme, rinnovarono senza dubbio allora le loro pretensioni su quel paese limitrofo ai loro stati ed i conti di Perigord non poterono far valere l’immediazione che tenevano da Carlo il Calvo. Ragioni più legittime chiudevano ai visconti diTurenna P ingresso alla corte dei pari. Quel feudo che Justel con altri scrittori pretende essere stato immediato nel secolo X, non era originariamente secondo le prove riportate da quello storico che un vicariato della contea di Querci. La situazione vantaggiosa del suo castello per le guerre di quel tempo vi fece aggiungere altre giurisdizioni circonvicine quasi di asilo del .territorio. I visconti di Turenna più destri di quelli di Limoge e di AubussonToro eguali seppero porre a profitto de turbolenze dell’Aquitania e Linguadocca c trassero molto partito dalla protezione dei loro congiunti che pervennero alla tiara. Questa è la causa della loro indipendenza e la prova eh’essi furono sempre sotto-vassalli nell’ordine feudale. Per conseguenza quando sul racconto di alcuni storici i pari presero posto alla consacrazione di Filippo Augusto non dovettero intervenirvi se non i duchi di Borgogna, di Normandia e di Aquitania, non che i conti di Sciampagna, di Fiandra e di Tolosa per essere allora i soli feudatarii indubitabilmente immediati della corona. Così ci dicono i fatti da noi interrogati che distruggono tutti i sistemi immaginati sulla riduzione dei primi pari laici.