i48 CRONOLOGIA STORICA die durò uua settimana senza verun frutto. Frattanto Ugo il Nero fratello di Raule e secondogenito di Riccardo duca di Borgogna era in marcia per rinforzare l’esercito di Roberto. Strada facendo si scontrò con Haganon il quale con duecento uomini saccheggiava le terre della chiesa di Rcims. Fattili prigionieri li rimandò ignominiosamente a piedi trattenendo presso di se le lor armi e i loro cavalli. Carlo che vedeva aumentarsi di continuo le forze di Roberto prese il partito di fuggire una seconda volta al di là della Meusc. Allora i faziosi recatisi a San Remigio di Reims acclamarono re il duca Roberto il quale fu consacrato il 29 giugno 922 da Bautier arcivescovo di Sens attesa la malattia di Hervé arcivescovo di Reims che mori tre giorni dopo (Doni. Bouij. tom. Vili pag. 252 b). Carlo alla nuova di questa elezione corse coi Loreni da lui assoldati in cerca del suo rivale. I conti di Tolosa e di Auvergne lo raggiunsero per via ed egli scontrò l’armata dei ribelli che stava accampata nella pianura di Soissons. Nel dì 15 giugno 923 s’impegnò il combattimento in cui Roberto, cìi’era facile a riconoscersi dalla sua barba grigia che usciva fuori della sua armatura, cadde morto da un colpo di lancia che gli menò Carlo alla bocca. Altri dicono da un colpo d’ascia datogli alla testa dal portalancia Fulbcrto. Che che ne sia questo avvenimento non assicurò per altro la vittoria a Carlo come si vedrà tosto. Roberto aveva sposata Beatrice figlia, secondo le croniche di Odoran, di Aimoin e di Guglielmo di Jumiege, di Erberto I conte di Vermandois da cui ebbe Ugo che segue cd Emma moglie di Baule re di Francia. Bouquet dà a Boberto una seconda figlia di nome Ildebranda che dice maritata con Erberto II conte di Vermandois di lui cugino-germano senza riflettere quanto questo matrimonio fosse contrario ai costumi di quel tempo. Roberto sposò in seconde nozze Rotilde di cui si è parlato di sopra e dalla quale non sembra abbia avuto figli. Quelli che la dicono zia di Carlo il Semplice si fondano sopra una lezione viziosa del testo di Frodoard. La vera nel manoscritto del re dice eh’ ella era amica od amante di quel principe, amica e non amita.