DEI VISCONTI DI NARBONNA 441 sorte degli altri due. Matilde tenne sino al 1111 la .tutela dc’suoi tigli, e si qualificò sempre per contessa. AYMEBI II. L’anno no5 0 1106 AYMERI, malamente chiamato Guglielmo nella cronica di Maillezais, primogenito di Ay-meri I, ereditò polo ad ésclusione dei fratelli la viscontea di Narbonna. Nell’ottobre 1112 Aymeri e l’arcivescovo di Narbonna di concerto cogli altri signori della provincia abolirono la barbara pratica stabilita su quasi tutte le spiaggie di Francia d’impadronirsi degli avanzi de’ vascelli naufragati; c con l’atto li abolizione fu fermato eh’essi avanzi apparterrebbero al padrone del legno di qualunque nazione egli fosse, eccettuali soltanto i Saraceni. L’anno 1107 Aymeri avea fatto omaggio a Riccardo arcivescovo di Narbonna pei beni ch’egli teneva dalla sua chiesa; ma nt>n guari dopo essi si disgustarono. Nel 1117 adendo Riccardo scomunicato il visconte cadde nelle mani dei suoi famigli clic lo rinchiusero in istrutto carcere ; e il prelato per riacquistare la sua libertà li costretto di accedere a tutte le domande d’ Aymeri, il'quale nel 1134 partì col conte di Tolosa in soccorso di Alonso I re d’Aragona che stringeva d’assedio Fraga sulla frontiera dei suoi stati. L’anno stesso egli fu ucciso con parecchi altri signori in una battaglia combattuta il 17 lugto davanti quella piazza eh’era difesa dai Mori. Questo principe avea di già segnalato il suonatore contra quegl’infoltii nel 1114 all’assedio di Majorica, Egli era stato maritata due volte, 1." con Ermengarue che morì al più tardi nel 1129, 2.0 con Ermessinde da lui sposata nel gennaio fiiio. Da queste due mogli lasciò due figlie in tenera età, cpscuna delle quali portò il nome della propria madre. Si velrà in seguito che cosa sia di esse avvenuto.