DEGLI IMPERATORI DEL GIAPPONE 83 mu. L’ ottavo anno del suo regno, egli conferì il titolo di dai-seogun a Jositanno, fratello di Josignavo, e ventesimo-primo discendente da Joritomo. Le guerre ed i tremuoti agitarono il Giappone nell’anno decimo del suo regno, che fu di ventisei anni. L’anno 1527 (di G. C.). GONARA, figlio di Kasiawa-bara e di lui successore, vide nei primordii del suo regno cessar la guerra, cominciata sotto il precedente tra i due principi giapponesi Fossokava e Kadsuragaga. Due anni dopo il primo si spaccò il ventre con quel coraggio frenetico che caratterizza i Giapponesi. Nel corso di questo regno, che fu di trentaun anno, la peste afflisse due volte 1’ impero e produsse grande mortalità. Andò pure soggetto ad altri disastri, cioè grand’ inondazioni- ed una bufferà sì violenta e generale che atterrò immenso numero di edifi-zii ed una parte ragguardevole del palazzo imperiale. Nel-l’anno i528 Gonara fregiò del titolo di dai-seogun Josi-tir figlio di Josifar ventesimoquarto discendente di Joritomo. Ma Jositir diciott’anni dopo in un accesso di disperazione di cui s’ignora la causa, si aperse il ventre. Suo padre era ancora vivo, e dopo avergli sopravissuto tre anni terminò i suoi giorni nella stessa maniera di lui. L’ anno i558 (di G. C.). OOKIMATZ, figlio di Gonara, salì dopo il padre al trono. Nell’anno undicesimo del suo regno egli conferì la dignità di dai-seogun a Josijtira figlio di Josijtir. Il secondo giorno del quinto mese dell’anno ventesimoquinto dello stesso regno Nobunanga che avea sostituito quei generale fu trucidato a Meaco in un col suo primogenito. Alcune lettere dei missionarii parlano di Nobunanga come di un tiranno che si era impadronito dì-molti piccoli regni nei dintorni di Meaco ed innalzato a un grado di potenza, della quale abusando, avea destata una cospirazione in cui perì. Fide-josi di lui successore che prese il nome di Taiko-sama fu dal dairo onorato l’anno i585 della dignità di quambuku col cui mezzo si rese eguale al suo padrone cui terminò dì spogliare interamente della potenza temporale. Da quell’epoca vi furono al Giappone propriamente due imperatori, 1’ uno ecclesiastico sotto il nome