DEGLI IMPERATORI DELLA CHINA 3i nonché-lutti gli operai addetti al suo servigio. Le donne c gli eunuchi dell’imperatore abitano soli l’interno del palazzo; e questo luogo chiuso da una cinta separata contiene nove grandi cortili che comunicano col mezzo di vaste porte a vòlta di marmo sormontata ciascuna da un largo padiglione. Nell’ultimo cortile sta l’appartamento dell’imperatore, i cui porticati che ne adornano l’ingresso sono sostenuti da grossi intercolunni di un legno prezioso. Esso é circondato da una piattaforma selciata di marino bianco, cinta di balaustrate e interrotta da tre gradinate poste negli angoli c nel mezzo della facciata. Quella di mezzo forma una dolce salita senza gradini. La sala d’udienza ha centotrenta piedi circa di lunghezza ed una pressoché eguale larghezza. I soffitti sono sculti in color verde e ornati di dragoni dorati. Le colonne che sostengono il tetto sono inverniciate di rosso e le tegole di giallo e riflettono contro i raggi del sole lo splendore dell’oro. I muri sono di bianchezza abbagliante, ma affatto spogli di tappezzerie, di specchi, o pitture. Egualmente semplice è il trono che sorge in mezzo la sala; ma gli altri appartamenti del palazzo sono un pò più decorati della sala d’udienza. I soffitti sculti e dorati, i gabinetti inverniciati, le pitture, le stuoie, i tappeti e le porcellane, ne formano l’ornamento principale (Ilist. moti. tom. I pag. ii3 e seguenti). Benché l’architettura di questo palazzo non abbia veruna relazione colla europea, tuttavia non si può negare ch’ella presenti della eleganza e della maestà. » Tutti i missiouarii che qui ab-» biamo veduti giungere da Europa, dicono i Gesuiti di » Pc-king, rimasero sorpresi dell’aspetto di grandezza, ric-n chezza e potenza del palazzo di Pe-king, e tutti ci con-n fessarono che se le differenti parti clic lo compongono » non allcttano la vista come i capolavori dell’ architettura » europea, il loro insieme però presenta uno spettacolo divcr-» so affatto da quanto avevano per l’innanzi veduto. Que-» sto palazzo ha duecentotrentasei tese e due piedi dall’est » all’ovest, e trecentodue tese e nove piedi dal nord al sud. » Al che conviene aggiungere che i tre aiiticortili, benché » attorniati da edifizii di maggior mole degli altri, non so-» no altrimenti compresi in siffatte misure. Tante migliaia » di tese, ognuna delle quali ù dicci piedi, coperte tutte