342 CRONOLOGIA STORICA fonso VI re di Leone e di Castiglia. L’anno 1095 Raimondo maritò il suo primogenito Bertrando avuto dalla sua prima moglie con Eletta od Elena figlia di Eude I duca di Borgogna. In quest’anno stesso Raimondo inviò ambasciatori al concilio di Clermont per dichiarare eli’ egli e molti dei cavalieri suoi vassalli aveano presa la croce. Egli fu il primo dei principi a prenderla, ed il suo esempio ne trascinò seco lui molti altri; ma ciò che Io distinse tra tutti fu il voto da lui fatto ed adempiuto di non ritornar più alla patria e d’impiegare i rimanenti suoi giorni nel combattere gl’infedeli ad espiazione de’suoi peccati. Partì Raimondo sulla fine d’ottobre flell’anno . 1096 per Terra Santa alla testa di un esercito di centomila uomini composto di Goti, d’Aquitani e di Provenzali, accompagnato da Elvira sua moglie, da un figlio da lei avuto, di cui non è detto il nome, e da A de mar o Aymar de Monteil vescovo del Pui e legato del papa per la crociata. Valicate da lui le Alpi entrò in Lombardia e prese là sua strada per il Friuli e la Dalmazia. Giunto a Costantinopoli cogli altri capi crociati, fu quasi il solo che non abbia avuto la debolezza di acconsentire alla proposizione fatta loro dall’imperatore Alessio di rendergli anticipatamente omaggio dei paesi eh’essi andavano a conquistare. Lungi di tollerare questo giogo umiliante, egli protestò di voler piuttosto perder la vita che farsi vassallo di un principe straniero; e tutto ciò che potò da lui ottenersi fu che giurasse nulla intraprenderebbe contro la vita e l’onore dell’imperatore, sempre però egli mantenesse ai crociati le fatte promesse. A ciò solo gli storici contemporanei limitano gl’impegni presi dal conte di Tolosa coll’imperatore Alessio. Convien per altro aggiungervi la promessa da lui e dagli altri principi fatta a quel monarca di dargli le piazze del-l’impero eh’essi ritogliessero agli infedeli. Nè fu colpa di Raimondo che tale promessa non sia stata religiosamente osservata, e da ciò procedettero le controversie ch’ebbe con Boemondo dopo la presa di Antiochia che questi per sè ritenne a malgrado che il conte di Tolosa volesse fosse rimessa ai Greci. Mentre Raimondo combatteva nell’Oriente per la causa comune, molto si risentivano della sua assenza gli stati d’Occidente. Nell’anno 1098 Guglielmo il Vec-