DEI CONTI 0 DUCIII DI GUASCOGNA i85 ilei Guasconi ma altresì un vescovo dei Guasconi clic la sottoscrisse.» E vero, die’egli, che lo stabilimento di un » solo vescovo dei Guasconi è abusivo poiché le dodici città » della Novempopulania erano episcopali. Ma siccome i Sa-» iaceni ed i Normanni aveano devastate le città ove erano » le sedi di que’vescovi, e i conti e gli altri signori par-rf ticolari eransi impadroniti di tutte le rendite ecclesiasti-»che, s’introdusse l’abuso e fu tollerato sotto pretesto di 5) necessità, vale a dire che tutti i vescovati della contea v dei Guasconi, presi nel senso ch’io do loro, erano possi seduti da una sola persona che prendeva il nome gene-rale di vescovo di Guascogna per escludere nelle parole » l’incompatibilità di parecchi vescovi. Non propongo già » questo, die’egli, di mio capriccio, ma giusta le antiche » carte della Reole le quali danno a vedere Gombaldo vc-« scovo di Guascogna cd anche secondo la fede dei titoli » di Lescar e Dax che ricordano un vescovo Raimondo il » Vecchio che possedeva tutti i vescovati di Guascogna, » giusta il costume de’suoi predecessori, cioè i vescovati di » Lescar, di Dax, d’Aire, di Bajonna, di Bazas e di Ole-» ron » (Hist. de Bearti, lib. 3 c. 8). Bitorniamo a Guglielmo Sanzio. Questo duca secondo lo scrittore che ci serve di guida è lo stesso che Willcrmus sanctus duca di No-varra, che secondo Baule Glaber ( 1. 2 c. 9) riportò segnalata vittoria sui Saraceni d’Africa in occasione dello sbarco da essi .fatto ne’ suoi stati sotto il comando di Al-munor e costrinse quelli che ne scapparono vivi a raggiungere precipitosamente i lor legni. Egli morì non già l’anno 1017, come nota Sainte-Marthe, ma sibbene circa il 984, lasciando di sua moglie Urraca figlia di Garzia I re di Navarra, Bernardo Guglielmo che segue, Sanzio Guglielmo, Brische moglie di Guglielmo il Grande conte di Poitier e due altre figlie. BERNARDO GUGLIELMO. L’anno 984 all’incirca. BERNARDO GUGLIELMO figlio di Guglielmo Sanzio gii succedette in giovine età avendo a tutore Guglielmo figlio di Gombaldo che per qual-