CRONOLOGIA STORICA servì con buon successo nelle guerre ch’ebbe a sostenere. Morto Pipino sul finir dell’anno 83p, Roberto si die’ al partito di suo nipote Pipino II clic dall’imperatore Luigi il Buono era stato spogliato del regno di Aquitania per conferirlo a suo figlio Carlo il Calvo. Ma. avendo poscia quest’ultimo riguadagnato Roberto, gli die’nell’86i nel parlamento di Compiegne a titolo di ducato e marchesato di Francia la provincia posta tra la Senna e la Loira per opporlo ai Bretoni (Annoi. Mei. et Bertiri). Non era questo un nuovo dipartimento giacché esiste nel deposito delle carte un diploma di Carlomagno che contiene alcuni privilegii accordati all’abbazia di San Dionigi, nel quale è fatta menzione di una provincia posta tra la Loira e la Senna (Daniel nouv. edit. tom. II parte II pag. 407 ). Ciò che v’ebbe di bizzarro in tale occasione ò che dopo la riconciliazione di Boberto con Carlo il Calvo, due signori francesi Gont-freddo e Gozfreddo eh’erano stati i suoi mediatori presso il re, si diedero alle parti di Salomone duca di Bretagna nemico della Francia; tanto erano gelosi e sdegnati per esser stato ad essi in quel governo preferito Roberto (Ann. Berlin ). Luigi il Balbo figlio di Carlo il Calvo postosi alla testa dei signori ribellati contra il nuovo duca di Francia, avea ottenuto da Salomone un corpo dì milizie alla testa del quale attaccò Roberto nell’862 riportando tanto vantaggio che obbligatolo a rinculare, entrò nella città d’ An-gers e la pose a sacco. Ma nel loro ritorno Roberto piombando sui Bretoni ne uccise duecento dei principali e strappò loro di mano il bottino. Luigi volea rivalersene ma fu fugato da Roberto. Frattanto Salomone negoziava con We-land capo de’Normanni per comperare i vascelli ch’egli teneva sulla Loira; ma appena ottenutili gli furono tolti da Roberto, locchè astrinse il duca di Bretagna l’anno dopo 863 di chieder la pace al re di Francia (Ann. Berlin Morice hist. de Bret. tom. I pag. /[']). In quel torno di tempo due signori Acfrido che si crede, senza però gran fondamento, quel desso che fu poi conte di Bourges, e Stefano aveano persuaso il giovine Carlo, altro figlio di Carlo il Calvo, a ribellarsi contro il padre. Roberto vendicò il monarca del primo di quei due traditori avendolo preso c condotto in un parlamento che teneva il