-228­ sognasse lasciare che si compisse il destino che incombeva su Candia. Giunto il Rospigliosi e i rinforzi da Venezia nei primi giorni di luglio, il Principe convocò a Consulta tutti i capi per p rendere una decisione sul da farsi. Il Morosini propose che essendo ormai l'Armata navale al completo e la guarnigione in buona efficienza, sotto il suo personale comando venisse compiuta una azione in grande stile per alleggerire la pres· sione degli assedianti. Il Rospigliosi aderendo a questa propo· sta stabilì che l'azione venisse tentata anche col concorso della intera flotta. Riportiamo dal Brusoni (1) la descrizione del tentativo fatto il 24 luglio inviata da « un soggetto Nobile che si trovò presente » : « (L'impresa) seguì martedì passato a ore 20, avendo già « dato ordine a tutte le galee che fossero pronte ad ogni cenno « della Reale di S. Chiesa. Salparono le dette galee passando « due miglia lontano per unirsi con le galee venete e vi si « trattennero fino alle due di notte per non esser scoperte dal « nemico. Dopo che ci incamminassimo verso i Vascelli aspet· « tando che tutta l'Armata navale si unisse insieme forman. « done un corpo in forma di mezzaluna. Il nemico avendo « scoperto approssimarsi a suo danno tanti navigli per tener· « seli lontani cominciò a dar fuoco alle sue batterie piantate (( perciò sulla marina. Al rimbombo dei colpi dell'Ottomano « si inalberò lo stendardo rosso di guerra della Reale Ponti· « ficia con lo sparare il cannone di corsia a palla, acciocchè « da questo segno incominciassero i nostri a cannonare tutti « insieme il nemico, come successe. Durando questo concerto « di Marte lo spazio di tre ore, non tralasciando il nemico (ben. H chè confuso a qualche parte dovesse tirare i colpi) di ber· « sagliare i nostri con qualche danno; essendo state offese tutte « le galeazze sia negli alberi, che in altra parte, con morte « però di poca gente, e una galera di Nostro Signore nominata « S. Giulio con perdita di alquanti remi ma non della gente. « Alla Reale passarono poco discosto due palle e una di « poppa. Datosi poi il segno di desistere (e speditosi perciò (I) BaUSONI : Opera citata. Libro XXVII, pago 308.