/¡o4 CRONOLOGIA STORICA di riassumerne le funzioni, s’imbarcò coll’assemblea per a questa città il 26 giugno, lasciando a Callao il generale Sucre colle truppe che vi si trovavano. Il generale Bolivar si disponeva a passare egli stesso al Perù, allorché gli abitanti della provincia di Pasto dipendente da Quito si ribellarono ad istigazione del vescovo di Popayan c massacrarono la guernigione colombiana di Pasto. Rolivar, risoluto di dare un terribile esempio, partì da Popayan il 12 marzo alla testa di cinque in seimila uomini, e dopo un faticoso cammino a traverso monti, foreste e paludi quasi impraticabili entrò nel paese di Pasto, molestato senza posa dagli abitanti, contro di lui dal vescovo e dai monaci eccitati. Proseguendo Rolivar la sua marcia, venne finalmente a capo d’impegnarli in un’azione in cui lasciarono seicento uomini sul campo di battaglia. Questa vittoria gli aprì il cammino della capitale in cui s’ erano rinchiusi i capi dell’insurrezione risoluti di di-fendervisi; si resero però essi pochi giorni dopo al vincitore che accordò loro una generale amnistia. E perdonò pure al vescovo cui rinviò nella sua diocesi, ove si é dappoi mostrato uno dei più zelanti partigiani del liberatore. Pacificata questa provincia, Bolivar si mise in marcia per recarsi a soccorrere il Perù, il quale in preda, com’ era, alle discordie intestine, sembrava presentare una facile conquista alle armi dei regii. Il 19 giugno giunsero da Guayaquil due bastimenti da trasporto con seicento uomini annunziando il prossimo arrivo di Bolivar, ed il giorno appresso si ricevettero, con altro naviglio, i dispacci diretti dal generale Santa Cruz, in data 9 giugno, nei quali partecipava al congresso lo sbarco della spedizione ad Arica e la buona accoglienza che avea dagli abitanti ricevuto. Lo stesso giorno varii negozianti inglesi e stranieri s’impegnarono di somministrare bastimenti pel trasporto di tremila uomini approvvigionati per quaranta giorni e destinati per una spedizione la cui direzione fu tenuta secreta. Gli spagnuoli divenuti padroni di Lima, rinvennero circa trecento dollari in argento eli’erano stati lasciati nelle chiese, ed il generale Canterac domandò ai negozianti inglesi il pagamento immediato di altri trecencinquantamila