33o CRONOLOGIA STORICA Chancay, capitalo della provincia dello stesso nome, fu pure fondata quest’anno dallo stesso viceré, che voleva erigervi un’università. E situata in un’amena vallata ad una lega dal mare ed a quindici da Lima, ad 1i°33' di latitudine sud. Racchiude un convento di monaci, un ospizio e circa trecento famiglie. Un nuovo viceré don Francesco de Toledo giunse a Lima il novembre 1569. Due anni dopo spedì duecen-cinquanta uomini sotto la condotta del capitano don Martino Garcia de Loyola ad impadronirsi della persona di Tupac Atnaru, figlio di Manco Inca, fratello di Sayri Tu-pac ed erede legittimo dell’impero. Questo principe che s’era rifugiato nei monti di Vilcapampa, non potendo resistere a Loyola, si ritrasse venti leghe più lunge, vicino ad un gran fiume, ove fu costretto di darsi in mano ai nemici. Gli spagnuoli, per disfarsene, lo accusarono di avere cospirato contra lo stato e di avere attirato nella trama tutti i cacichi signori di vassalli che avevano altre volte servito sotto a’suoi antenati. Questo principe protestò d’essere innocente e propose al viceré ai spedirlo prigioniero in Ispagna. Disse ripugnare al senso comune di supporre che avesse potuto pensare a ribellarsi in mezzo a tante città popolate, allorché suo padre non avea potuto con dugenmila guerrieri impadronirsi della sola città di Cuzco ch’era difesa soltanto da duecento spagnuoli; che se avesse avuto in capo un simile disegno, avrebbe cominciato col ritrarsi in luogo ove non si fosse mai pervenuti a raggiungerlo. Condannato però a morte, fu decapitato sulla pubblica piazza di Cuzco. Questo principe dipendeva in retta linea dal primo inca Capac, che avea regnato seicento anni innanzi. Egli avea saputo interessare tutt’ i peruviani in suo favore, ed oltre .a trecenmila spettatori assistettero al suo supplizio, e le femmine innalzarono lugubri grida che agghiacciarono di spavento gli stessi spagnuoli. Tutti gli altri membri della famiglia regale in numero di trentasei fra’ quali si trovavano i due figli e la figlia dell’ infelice inca, di cui il più adulto avea soli dicci anni, furono spediti alla città di Los Re-yes per esservi collocati sotto sorveglianza dei magistrati. Il cangiamento di clima cd il convoglio tolsero la vita al