DELL’AMERICA 109 a i5° ed a 160. Dopo quest’epoca tutta la provincia è stata più soggetta che per lo innanzi a simili scuotimenti, e se ne sentono continuamente ora forti ora leggeri; ciò clic rende probabile l’opinione che tutte le parti elevate della provincia di Quito non formino che un solo e medesimo vulcano. I monti di Cotopaxi e Pichincha non sono separati che da piccole sommità, le quali non sono in qualche guisa che crateri di varii fornelli che hanno tutti una comune origine nella stessa cavità. Il funesto terremoto del 1797 piova questa trista verità, e la conferma ancora vieppiù la circostanza che durante quella terribile rivoluzione la terra s’apiì in tutte le direzioni vomitando in grande quantità acqua, zolfo, ecc.» Don Ulloa ha notato che le muraglie di Caxamarca e di varie case delle valli vicine, ch’erano costrutte sulla superficie del suolo e senza fondazioni resistettero alle scosse che distrussero Lima e le altre città fabbricate dagli spagnuoli. Gl’indiani vedendone a scavare le fondazioni avevano predetto agli spagnuoli che a sò apparecchiavano le tombe (1). Vulcdni. Il vulcano di Pichincha, il vesuvio di Quito, avea, prima dell’arrivo degli spagnuoli nel Perù, cagionato grandi stragi, ed aveva in una delle ultime sue eruzioni coperto di cenere la città e le campagne vicine. 11 vulcano di Cotopaxi scoppiò nel 1533 con molta violenza, mentre Sebastiano de Belalcazar si trovava in quella provincia e lanciò grossi massi di roccia a cinque leghe all’ intorno. La cima del monte, situata a tremila cenventisei tese sovra il livello del mare, seicentrentanove tese più elevata di quella di Pichincha, si divise in tre sommità, la cui altezza è ad un dipresso eguale, e discoste l’una dall’altra da mille duecento a mille cinquecento tese. La Condamine stabili nel mese di agosto 1737 il campo delle sue osservazioni sulla più orientale. Avendo il 19 giugno 1742 superato il monte fino al cratere del vulcano, lo vide ad un tratto infiammarsi, e lo sgelo delle nevi che ne seguì cagionò grandi stragi nella pianura. Nel (1) Boa Ulloa, Relacion, ecc., parte 11, lib. 1, cap. 7.