CRONOLOGIA. STORICA le assistilo da sua moglie fece in secreto tutti gli onori c tutte le spese de’suoi funerali, perchè i congiuiati non lasciarono nel palazzo neppure di che pagare le cere (i). Questo avvenimento sparse la costernazione nella città. Gli assassini di Pizarro percorsero quindi la pubblica piazza, brandendo le loro spade insanguinate e gridando: IL tiranno è spento, la morte di Diego d’A Imagrò è vendicata. Condussero poco dopo colà don Diego figlio di questo c lo proclamarono governatore con molta solennità, ingiungendo ai peruviani di non obbedire quind1 innanzi che a lui solo. I borghigiani, eh’erano per la maggior parte afflitti dell’ assassinio di Pizarro, si ritrassero dal tumulto senza prendervi alcuna parte. Tale fu, dice Errerà, la fine di questo distinto capitano casigliano che governava un territorio di novecento leghe di estensione dalla città della Piata fino a quella di Carthago; egli lasciò dopo di sè tre figli ed una figlia eh’ ebbe da alcune nobili indiane (a). I cospiratori percorsero quindi le strade colle grida di viva il re ! il tiranno è morto ! sia falla giustizia ! E-ranvi allora a Lima circa dugento soldati del Chili; e Diego d’Almagro alla loro testa prese possesso della casa del marchese ed abbandoiiolla al saccheggio insieme a quella de’ suoi amici. Lo spoglio del palazzo di Pizarro produsse oltre a centomila pesos; la casa di suo fratello ne racchiudeva quindicimila; quella di Antonio Picado sessantamila; quella di Diego Gavilan oltre a quattordicimila in oro; e per costringere quest1 ultimo a scuoprire il sito ov1 erano celati i tesori di Pizarro, fu sottoposto alla tortura, e 1’ indomani 28 settembre 154 ■ gli venne tagliatoli capo a Lima. Diego d1 Almagro spedi in pari tempo deputati in tutte le provincie per far riconoscere la sua autorità, ma gli abitanti delle città di San Miguel, Charcas ed Arequipa, vi si rifiutarono ; e ad istigazione di Alonso d’Alvarado e di varii altri uffiziali dichiararono la guerra all’ usurpatore (1) Dopo la guerra civile fu disotterrata la sua salma per trasferirla nella chiesa cattedrale. (a) Errerà, dee. VI, lib. Vili, cap. 9, 10 ed 11; e lib. X, cap. i, a, 3, 4, 5 e 9. — Della Vega, Com. rea!., lib. Ili, cap. i, a, 3, 4, 5, 6 e 7. — Zarate, lib. IV, cap. 1, a, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9.