a34 CRONOLOGIA STORICA xamalca, Mocha c Tomehatnbci che dipendevano da questo distretto, ed il vincitore non avea risparmiato nè sesso nè età; avea fatto strappare il cuore a tutti i prigioni, e ne avea seminato i campi di biada per vedere, dicev’egli, quali frutta produrrebbero i cuori dei traditori. Errerà pretende che al suo tempo il suolo di questo paese fosse ancora sparso delle ossa di coloro che erano morti in questa guerra. Frattanto trecento guerrieri di Puna, che aveano fatto sembiante di sottomettersi, vennero sovra zatte ad assalire un naviglio spagnuolo che trovavasi nel porto, mentre altri piombarono sovra i soldati rimasti a terra. Respinti però con perdita furono costretti di riguadagnare le loro paludi, avendo avuto gli spagnuoli dal loro canto due uomini e due cavalli feriti. Dopo quest’ avvisaglia Pizarro ricevette un secondo rinforzo d’uomini e cavalli che giungeva da Nicaragua sovra due navigli sotto gli ordini di Ernando de Soto. Ma disperando di poter disloggiare quest’isolani dalle loro foreste ov’erano inattaccabili, risolvette di partire per a Tum-bez; ove al suo arrivo trovò molto cangiate a suo riguardo le disposizioni degli abitanti, i quali non osavano riceverlo senza il permesso del loro inca, ed avevano anzi conccputo il disegno di uccidere tutti gli spagnuoli. L’isola di Puna è disgiunta dal continente mediante un braccio di mare molto stretto, ma la traversata dal porto alla costa è di circa due leghe. Pizarro imbarcò sui navigli la maggior parte delle sue genti e spedi i cavalli ed i bagagli sulle zatte. Ilurtado ed altri due che presero terra i primi vennero condotti alla città, ove dopo di essere' stati mutilati, furono gettati nelle caldaie d’acqua bollente. Ernando de Soto giunse colla cavalleria al di dietro della città in un piccolo seno della costa, ove l’acqua poteva a bassa marea essere guadata. Gl’ indiani si erano colà in numero prodigioso ordinati in battaglia per opporsi al suo sbarco. Soto si precipita il primo nell’acqua al grido di Santiago! i suoi cavalieri imitano il suo e-sempio, e gl’indiani presi da terrore fuggono in disordine, per cui lo sbarco si effettua senza ostacolo. Il 16 maggio Pizarro avendo astallato a Tumbez gli