DELL’ AMERICA a73 mila capi ili bestiame. In un’altra escursione diretta versa Condesuyo da Ernando Ponzio di Leone e da Gonzalo Pi-zarro, gli spagnuoli uccisero oltre a mille indiani e ne trassero a Cuzco un gran numero cui rimisero tosto in libertà, dopo aver loro tagliato una mano per ispirare terrore agli assedianti. Gabriele de Rojas essendosi di nuovo messo in cammino verso Xaquixaguana per procurarsi del mais, fu al suo ritorno assalito da un corpo nemico munito d’armi spagnuole, e di cui alcuni erano pure armati di lancie e montati sovra cavalli, ma ciò non ostante li volse in fuga. Durante l’assedio di Cuzco comparve dinanzi Lima un numeroso esercito d’indiani che furono bentosto dispersi dalla cavalleria. I montanari (gente serrano) caddero tutti ammalati negli Yungas, o valle bagnata dal mare, nò poterono essere di alcun aiuto agl’insorti. Tutti i messaggeri spediti da Francesco Pizarro per a Cuzco erano stati intercettati da’nemici in guisa ch’egli ignorava quello che vi si succedeva. Tuttavia avendo inteso che questa città era assediata da Manco Inca, scrisse ad Alonso d’Alvarado, a Sebastiano di Garcilasso, a Be-talcaya ed a Della Vega di recarsi al più presto possibile a Los Reyes per marciare con tutte le loro forze riunite contra gl’indiani. Spedì nello stesso tempo il suo parente don Diego Pizarro in soccorso de’suoi fratelli accompagnato da settanta cavalieri e trenta fanti; ma questi assaliti in una gola furono tutti uccisi dalle grosse pietre che gli abitanti ruotolarono sovr’essi dall’alto di una scoscesa collina, chiamata il colle di Parcos, a settanta leghe dalla città di Los Reyes. Sessanta cavalieri e settanta fanti comandati dal capitano Francesco Morgulco de Guiniones provarono la stessa sorte del pari che ottanta cavalieri c quaranta fanti agli ordini di Gonzalo de Tapia, ed altri quaranta cavalieri e sessanta soldati sotto la condotta di Alonso de Gahete; in guisa che perirono in queste quattro spedizioni quattrocensettanta spagnuoli, cioè: ducenvcnti fanti e ducencinquanta cavalieri (i), oltre a trecento clic furono massacrati nelle miniere. (i) Secondo Errerà. Zarate dice invece trecento; Pietro Cieza di I.oon diee (cap. 8a) che in questa rivolta generale che si estese da Cuzco fino a Quito gl’indiani uccisero oltre a settecento cristiani spagnuoli