CRONOLOGIA STORICA lasciata incompleta. Affidò a suo figlio il governo de’ suoi Stati e si mise in campagna con trentamila uomini, e percorse le provincie di Cnuncun, Pucuna e Muyumuyu, eh'erano le più vicine al suo regno. Allorché intimò ad esse di riconoscere il sole per loro dio e rinunziare ai loro barbari costumi, i più agguerriti fra gli abitanti presero le armi; ma i vecchi che aveano provato la dolcezza del suo governo li persuasero a sottomettersi. L’inca entrò allora nelle provincie di Misqui, Sacaca, Machaca, Caracara, ecc., e si avanzò fino a Chucjuisaca, attualmente chiamata Ciuciaci de la Piata o Città d’Argento. Tutte si dichiararono per lui, ed ei dilatò in questo viaggio i limiti dell’ impero per oltre cinquanta leghe dal nord al sud ed altrettante dall’ est all’ ovest. Lasciò colà alcuni ministri per instruire i nuovi suoi sudditi e ritornò a Cuzco ove fondò pubbliche scuole, proclamò nuove leggi, ed ove anni, giusta il Settimo re. Suo figlio Yahuarhaucac, o Piangi-San-gite, mostrò pei suoi popoli maggior tenerezza di alcun altro de'suoi predecessori, e non pareva disposto ad incontrare alcuna guerra a motivo del disgraziato suo nome. Tuttavia non volendo meritare il rimprovero clic gli si faceva d’ esser il solo re del Perù che nulla fatto avesse per estendere i limiti dell’impero, formò il disegno di unirvi una punta lunghissima di terra situata al sud-ovest di Cuzco al di là della costa d’Arequipa. A questo scopo spedì ventimila uomini sotto gli ordini di suo fratello l’inca Mayta che fu nel seguito conosciuto sotto il nome di Apu Mayta o generai Mayta, e d'alt ri quattro incas, maestri di campo molto esperimentati nell’ arte della guerra. Ebbero soggiogato in breve tempo tutto il paese da Arcquipa fino alla riviera di Cocaina o Collasuyu che serviva di limite alla contrada chiamata oggidì Perù. Tahuarhuacac approfittò di questi vantaggi per sottomettere varie provincie molto popolate dello stretto di Collasuyu, chiamato Caran-ca, Ullaca, Llipi, Chicha ed Ampara, e di cui gli abiti) Della Vega, lib. IV, cap. i5, 16, 17, 18 e 19. morì dopo aver regnato quasi cinquanta computo del padre lilas Valera (1).