DELL’AMERICA 179 fino alla frontiera di Rucana. Esso aveva circa cenventi leghe di lunghezza e dodici piedi di profondità c serviva ad irrigare i pascoli dei deserti i ijuali non hanno che diciotto leghe di larghezza, ma percorrono il Perù in tutta la sua lunghezza. Un altro canale traversava il paese di Cuntisuyu per una distanza di oltre a ccncinquanta leghe dal nord al sud; passava tra le più alte montagne c terminava ai Qucchuas. Questo canale serviva ad irrigare nell’ autunno le praterie vicine, allorché si rendeva sensibile la mancanza dell’acqua. Eranvi di questi canali in tutto l’impero dcgl’ineas; e venivano coperti di grandi pietre da taglio di circa due aunc (ventiquattro decimetri) di lunghezza, assieme unite con cemento, e si sovrapponevano forti strati di terra ad impedire che le gregge li danneggiassero. L’inca Pacliacutcc costrussc un arquidotto nella valle d’Yca per condurvi l’acqua che proveniva dalla cima delle montagne vicine. Il fiume che irrigava questa valle era nella primavera assai scarso d’acqua, e come pioveva di rado nei monti, si mancava spesso d’acqua pei bisogni dell’agricoltura (1). « È quasi incredibile, dice Della Vpga, che gl’indiani senza il soccorso di alcuno strumento di ferro, ma solamente colle loro braccia e con pietre di grave mole, abbiano potuto condurre questi acquidotti a traverso di alti monti, senza neppure far uso di sostegni (2). » Ponte di Huacaclia sull’ Apurimac, costrutto da M.iyta Capac, quarto inca. Questo principe volendo condurre il suo esercito nel paese di Contisuyu, fece a tal uopo gettare un ponte sul gran fiume di Apurimac. Era costrutto di una specie di vinco, di cui facevasi una goinona della lunghezza del ponte; se ne attaccavano ventisette le uno alle altre per formarne una sola della grossezza del coipo di un uomo, e poscia se ne costruivano altre cinque uguali. Per condurle all’altra sponda del fiume, costruivasi una gomona della grossezza del braccio, di un canape chiamato cnahuar, (1) G. della Vcga, lib. VI, rap. 17. (1) Idem, lib V, cap. 2 4-