DELL’ AMERICA 433 » tenere la sanzione universale, e nelle circostanze difficili » in cui sarà collocato pns«a far calcolo della comparte-» cipazione e dell’appoggio della pubblica opinione conira n i partiti a cui sarà in pr^da allorché il liberatore si al-» lontanerà da noi; e considerando finalmente che dopo r> essere stati crudelmente ingannati, come lo fummo, da " due presidenti, è giusto che il popolo sia consultalo sul-» la scelta del cittadino al quale i suoi destini, i suoi in-n tercssi e la sua gloria saranno affidati, abbiamo creduto r> die fosse conveniente d’invitarlo a designare colui sul » qtalc desiderasse che il congresso facesse cadere la « scelta, supponendo che non esistesse ancora il senato, il » quale dovrebbe proporlo. » Allorquando queste misure saranno adottate, avrà il » governo ricevuto risposte alle dette quistioni, la nazione » sarà perfettamente d’ accordo sui punti più importanti n della sua esistenza politica, sulla sua legge fondamenta-» le e siila scelta del supremo suo magistrato; sarà allora « opportuno di convocare il congresso, fissare il numero * dei rappresentanti e l’epoca della loro riunione; allora r> pure quando tutte le difficoltà e gli attuali imbarazzi n avranno cessato d’esistere e sarà l’opinione pubblica il-n luminata intorno ai suoi veri interessi e 1’ ordine ferma-» mente rassodato, il liberatore potrà, senza danno per la » repubblica, rimettere 1’ autorità nelle mani della na-» zionc. n Ecco la risposta data dal liberatore alla deputazione del congresso : n Io non sono venuto sul territorio peruviano che per r> dargli la libertà e scacciarne gli spagnuoli. Giammai » verun sentimento d’ambizione ha diretto la mia condot-n ta; il nio solo movente è stato l’interesse dei miei cotn-n patriotti, e la gloria il mio unico scopo. Dopo di avere « scacciato i nostri nemici, acquietato le interne discordie ” e resa la libertà al Perù, risolvetti di ritirarmi, percioc-» chè il mio scopo era raggiunto, e fu solo dopo di aver » lungo tempo resistito alle istanze che mi furono dirct-« t< , che acconsentii di conservare nelle mie mani le re* « dini del governo. Credetti meritare la fiducia dei miei « concittadini e di poterla giustificare, c mi decisi, a mal-