sy6 CRONOLOGÌA STORICA la ducati. Quest’alto di barbarie sparse ovunque il terro-ic, per cui i giudici stessi cedendo a questo sentimento, « lessero Pizarro a governatore (i). Fec’cgli allora il suo ingresso trionfale a Lima verso la fine d’ottobre i544 ac* «ompagnato da seicento uomini di truppa e da duemila indiani che portavano il bagaglio. Vaca de Castro ottenne «lai viceré il permesso d’imbarcarsi per a Panama, e quindi mise alla vela per a Tumbez, disegnando di recarsi a Quito a fine di attendere colà i soccorsi di Popayan e del nuovo regno di Granata. Pi/.arro volendo disfarsi dei giudici del re spedì Te-xada nella Spagna per rappresentare alla corte aver egli agito soltanto per la volontà del popolo. Dal suo cauto il viceré fece partire per la stessa destinazione Diego Alva-rez Cucto ad effetto di presentare al re la relazione di tutto ciò ch’era accaduto al Perù. Avendo poscia nominato suo fratello Vela Nunez al comando della piccola sua truppa, si recò a Quito per farvi leve d’uomini ed i necessari! apparecchi. Il viceré avendo fatto assassinare il fattore di Lima Giovanni Suavez cui sospettava che fossero contrario all’ese-ruzione delle sue ordinanze, questo delitto lo perdette nell’opinione degli abitanti di quella città, nella quale aveva risoluto di fortificarsi. Costretto di rinunciare a questo disegno, prese il partito di recarsi per mare a Truxillo; ma arrestato dai giudici di cui tre avevano contr’esso cospirato, venne imbarcato a bordo di un bastimento destinato per alla Spagna ove fu posto sotto la sorveglianza d’Alvarcz clic dovea accusarlo dinanzi la corte. Questa tuttavia lo restituì alla libertà. Dopo la di lui partenza il giudice Cepeda venne eletto presidente e Martino de Ro-bles capitano generale. In questo frattempo Ernando Machicao ch’era stato spedito da Pizarro a Tumbez per assassinare o scacciarne il viceré, sbarcò in quel porto, s’impadronì dei navigli e saccheggiò Puerto Viejo. Si recò quindi nella baia di Panama ove rapì tre navi mercantili, presentandosi poscia (i) Zirate, l’un d’essi, dichiara che ¡1 solo Umore gli fece firmare la sua commissione.