2^4 CRONOLOGIA STORICA magro. Gli abitanti di questo luogo, non osando fargli resistenza, si ritirarono sulla terra ferma. Frattanto le genti di Pizarro scoraggiate e mancanti «Ielle cose più necessarie alla vita aveano trovato il mezzo di far pervenire le loro lagnanze al nuovo governatore di Panama. Fra gli altri un soldato chiamato Saravia, spedì a Panamá in un gomitolo di un filo di cotone una memoria segnata da varii de’suoi camerate ed indirizzata al governatore con questa quartina : Pues señor governador Mírelo bien por entero, Que alla va el recogedor Y aca queda el carnicero. Lo che significa che le genti eh’ ei proponeva d’ inviare sarebbero scannate dal beccaio come povere bestie. Il governatore intimò ad Almagro la proibizione di levar truppe ed inviò a Pizarro un intendente di giustizia per ricondurre a Panama quelli de’suoi soldati che desiderassero ritornarvi, lasciandogli tuttavia la facoltà di ritenere appresso di sé quelli che volessero attaccarsi alla sua fortuna. Si trovarono soli tredici spagnuoli ed un mulatto che ebbero questo coraggio, e furono Christoval de Peralta, Nicolò de Ribera, Domenico de Seraluce, Francesco de Cuellar, Pietro de Candía, Alonso de Molina, Pietro Al-con, García de Xerez, Antonio de Carrion, Alonso Brice-no, Martino de Paz, Giovanni della Torre e Bartolommeo Ruiz. Pizarro si ritrasse con essi in un’ isola deserta a sei leghe nel mare, cui chiamò Gorgona. Quest’ isola diserta situata nel mare del Nord, vicino alla costa della provincia di Barbacoas, a 3°2< di latitudine nord, è lunga circa due leghe ed una larga. Le correnti che regnano in vicinanza e la calma che colà si trova, fanno sì che il pas-saggio ne sia lungo e noioso. I naviganti spagnuoli chiamano ciò engorgonarse, ciò che le fece dare da Francesco Pizarro il nome eli’ essa porta. I casigliani paragonarono quest’ isola all’ inferno, a motivo delle foreste che la coprivano, de’suoi monti e delle pioggie continue cui soffersero. Vi si procurarono tuttavia alcuni auimali chiamati