434 CRONOLOGIA STORICA » incuore, ad accettare questo nuovo mandato. Ma dal n momento in cui Ito veduto le mie intensioni calunniate, n e gli atti della mia amministrazione censurati, ho pensa- li to a ritirarmi, giacché il motivo che mi avea indotto ad » incaricarmi del governo avea cessato di esistere. Giam-» mai, lo ripeto, 1 ambizione ha diretto la mia condotta. » In tutte le circostanze della mia vita, ho affaticato per » conquistare ed assicurare la indipendenza americana. » Non chiedo nè onore nè potere; non aspiro che alla gto-» ria e questa sarà l’unica direzione che io sempre segui-n rù. Non ho voluto comandare nel Perù più che noi volli n nella Columbia; ed allorché la mia presenza non sarà » più necessaria in America, mi ritirerò in Europa. » L’universo, lo so, ha gli occhi rivolli sopra di me, e » conosco ciocché esso da me aspetta; ed io non potrei n sopravvivere alla perdita di quei titoli che ho acquistato » alla stima ed alla pubblica fiducia. Debbo nullameno ren-» der giustizia ai peruviani. Quelli fra essi che ¡ssalgono n la mia condotta non si lagnano se non perchè non ho ad » essi abbandonato gl’ impieghi a fine di poter rivolgere » la pubblica prosperità a loro profitto. Quali rimproveri » possono eglino d’altronde indirizzare al consiglio del go* » verno clic si sa essere composto di uomini instruiti, e di » ottimi cittadini? Si disingannino dunque quelli che pen-» sano che abbia esso agito in modo diverso dalle mie » ispirazioni. Io solo gli ho trasmesso gli ordini dei quali » non è esso stato clic l’esecutore, ed in tutte le circo-» stanze esso è stato sempre l’organo e l’interprete della n mia volontà. n Veggo con dolore che la mia presenza è ancora in-n dispensabile al mantenimento della tranquillità, ed all’ » assodamento dell’edificio costituzionale del Perù ; c poi-n chè gli abitanti mi continuano la loro fiducia, farò no-jt velli sforzi per giustificarla e per contribuire con tutti i n miei mezzi ad assicurar loro il godimento pacifico della » libertà ch’hanno conquistata.» Bolivar trasmise a questo stesso proposito la seguente risposta nel 27 aprile 1826 al consiglio del governo di Maddalena. » Ilo ponderato, die’ egli, la rimostranza che cinqaan'