DELL’ AMERICA i37 Miniere. Allorché Francesco Pizarro fondò nel 153y la città della Piata nella provincia di Charcas, distretto cìi Chuquisaca, fece aprire una miniera che gli avrebbe fruttato ducentomila ducati all’anno,se si fosse continnato l’escavo. Gl’incas avevano di già impiegato operai ad estraine dell’argento, particolarmente nel Cerro de Porco (i). Durante l’anno 1554 se ne estrasse per oltre ad un milione du-ccntomila ducati di metallo (2). Le famose miniere del Potosì furono discoperte nel i545, quattordici anni dopo la conquista del Perù, da un indiano chiamato Gualca della nazione de’ Chumhivilcas, nelle possessioni di Gonzalo Pizarro. Essendo in traccia di un daino prese e strappò un arboscello, lasciando scoperto il prezioso metallo. Ne fece tosto parte a Villarroel , suo padrone che risiedeva a Porco, ed essi ne divennero tutti e due proprietarii giusta la legge. Questa miniera venne per la prima volta registrata nell’aprile 1545 e la copia del metallo che produsse era sì considerabile, che il quinto del re montava ad un milione cinquecentomila pezze da otto all’anno. Se ne estraevano, dicesi, trentamila al giorno, e non ne era registrato il terzo. Nel i574) giusta la rilevazione fatta per ordine del viceré don Francesco de Toledo, oratisi di già estratti dalla collina di Cerro a Potosì settan-tasei milioni di pesos : e dopo quest’ anno (ino al r585 se ne ritrassero altri trentacinque milioni, non compreso tutto ciò ch’era sottratto senza pagare il quinto della corona. Durante i primi novantatre anni queste miniere produssero quattro milioni duccncinquantacinquemila quarantatre dollari d’ argento (3); e secondo Torres, la sola miniera del Potosì ne ha fornito trecento milioni in quaranta anni, co-m’ è, dic’egli, provato dai registri regii. La miniera si estraeva mediante la fusione ed era sì ricca clic un quintale di minerale produceva sempre cinquan- (1) Errerà, dee. VI, lib. VI, cap. 9. Dopo che Diego d’Almagro si fece proclamare governatore del Perù s'impadronì di oltre a sessantanni libbre d’argento fino proveniente da questa miniera. (2) Errerà, dee. VII, lib. Vili, cap, 22. (3) Giusta i dati somministrati da Gasparo d’Escalona, nel suo Go-z-ophilacio Peruvico, pag. ig3. Veggasi, Voyoge ecc. de don IHlun, lib i.°, oap. i3. T.° X.” P/ III.* 10