DELL’ AMERICA 5i3 qualche tempo al fumo. Questi testacei così preparati sono un cibo assai delicato. Preparano pure, con un’erba marina diseccata, una specie di focaccia ch’è ricercata anebe dai ricchi abitanti di Lima (1). La porzione dei Chili occupata dagli spagnuoli e clic si stende dal 24° al 37° di latitudine sud, si divide in sedici provincie che sono, cominciando al nord : Copiano, Co-(juimbo, Quillota, Aconcagua, Melipilla, Santiago, Ranca-gua, Colciagua, Curicò, Maule, Cauquenes, Chillan, ltata, J’uciacay, Rere e Laxa. Queste provincie sono assai irregolarmente divise, ve ne ha alcune che si stendono dal mare alle Ande, altre occupano la metà di questo spazio c sono situate in vicinanza ai monti 0 bagnate dall’Oceano. Differiscono ugualmente per l’estensione, essendo alcune sei o sette volte più grandi delle altre. Il paese era anticamente abitato dai copiapini, i coquimbani, i quillotani, i mapocini, i promauchi, i curi, i cauqui ed i pencolìi, i quali essendo stati scacciati od csterminati dagli spagnuoli, non vi si trovano attualmente che in picciol numero. De Ilumboldt dice che nell’anno i8o3 il punto il più australe del nuovo continente abitato dagli spagnuoli era il foite Maullin situato in vicinanza al piccolo villaggio di Carelmapu, sulle coste del Chili, rimpetto all’estremità settentrionale dell’isola di Chiloe (2). Errerà raeconta che il governo del Chili preso nella maggior estensione, cioè dalla valle di Copiapo a 270 di latitudine, fino allo stretto di Magellano, ha cinquecento leghe di lunghezza dal nord al sud, e da quattro a cinquecento dal mare del sud (Mare Magnum) fino a quello del Nord; e che va sempre restringendosi fino in prossimità allo stretto, ove non ha che novanla a cento leghe. Quest’autore aggiunge che la porzione abitata dagli spaglinoli non si estende più di trecento leghe lungo le coste del mare del Sud, venti in larghezza e qualcherolta meno (3). (1) Molina, lib. IV, cap. a; e P. de Agueros, Descripcion historial de la Provincia de Chiloe, 1792. (2) Essai Politiyue, ecc., voi. pag. 210. (3) Errerà, Descripcion de las Indias Occidentale sf capo XXII, del dis trito del re ino de Chi le.