5oo CRONOLOGÍA STORICA più lungi lo piccole isole di Sant’ Ambrogio, di Santa Felice e di Pasqua. Le due prime, conosciute pure solto il nome di Terra di Davis, sono situate a 270 di latitudine a censettanta leghe dalle coste del Chili. Quella di Pasqua, che ha circa sette leghe di lunghezza, è a i^n1 di latitudine e ui°55l di longitudine ovest da Parigi. Le due prime sono deserte e l’altra è abitata da quasi duemila indigeni che hanno barba e sono più bianchi degP indiani del continente (1). Le isole Coquimbane, chiamate Mugillon, Totoral e Pajaro, sono disabitate. Molina dà loro la circonferenza di sei a sette miglia. L’isola di Carrama è uno scoglio poco suscettibile di cultura. Laghi e fiumi. Vi sono nel Chili laghi d’acqua dolce e di acqua salata. Questi ultimi sono situati nei siti paludosi tra i 33°3o' ed i 34°3o' di latitudine. I più considerabili sono quelli di Bucalemo, Cahuil e Boyeruca. I laghi d’acqua dolce i più estesi sono: i.° quello di Na-huelhuapi situato nel paese degli araucaniesi, che ha ottanta miglia di circonferenza e nel centro del quale sorge un’isola molto boscata; 2.0 quello di Lavquen, chiamato dagli spagnuoli Lago de Fillarica e collocato nello stesso paese, che ha scttantadue miglia di circuito e nel centro del quale trovasi una piccola isola deliziosa di forma conica. Gli altri laghi sono quelli di Pudahuel, Aculeo o Taguatagua che racchiudono ciascheduno varie piccole isole (2). Quello d’Aculeo, situato venti miglia al sud di Santiago, ha tre leghe di lunghezza sovra una di larghezza e versa le sue acque nel iiume d’Angostura. L’aspetto ne è sommamente pittoresco. Il Chili è irrigato da cenventi fiumi che hanno la loro sorgente nei monti e di cui quarantadue vanno a recare le loro acque nell’Oceano dopo un corso di trenta a quaranta leghe. Ma la corrente è generalmente così rapida a 33*4a' di latitudine meridionale e 397*33* di longitudine calcolando per primo meridiano l’isola di Tencriffa. (1) Molina, Saggio sulla storia naturale del Chili j seconda edizione, Bologna, 1810; veggasi liti. I, §§ 1, a e 3. (q) Molina, lib. I, § 7.