a;» CRONOLOGIA STORICA settima dell'ossidione. Dicono gli storici spagnuoli che 1' inca risolvette di dare l’assalto di notte perchè sperava che l’oscurità impedirebbe alle sue truppe di disliuguere il celeste guerriero che cagionava loro tanto spavento; ed aggiungono che la santa Vergine apparve nell'aria al principiar eli quella notte tenendo il fanciullo Gesù nelle sue braccia, e che il di lei splendore abbagliò siffattamente gli assedianti che si ritrassero senza nulla intraprendere. 11 fatto è che gli spagnuoli avvisati dai loro domestici indiani delle intenzioni dell’ inca, si tennero apparecchiati a riceverlo; e così gli assedianti ingannati nella loro aspettativa si rifilarono appunto nei loro quartieri senz’aver nulla intrapreso. Gli spagnuoli fecero allora una sortita nella quale s’impadronirono della fortezza (1), la cui presa costò la vita a Giovanni Pizarro che vi ricevette alla testa una mortale ferita. Alla nuova della morte del fratello di Pizarro, gl’ indiani ripresero coraggio ed assalirono alcuni distaccamenti spagnuoli che facevano scorrerie fuori della città ad una lega all’intorno. Ma vinti alcuni giorni dopo nella pianura di Salinas, levarono l’assedio. Perdettero gli spagnuoli in questa guerra oltre a trecento uomini le cui teste furono tutte recate in trionfo all’inca. Gl’indiani si servirono di corde fatte coi nervi del llama per ¡stroppiare i cavalli, e queste corde che chia-mavansi ayllos, erano annodate in tre luoghi e ad ogni nodo era attaccata una pietra. Impiegavano pure al medesimo scopo le fila del pita, specie di yuca (agave americana). Durante l’assedio furono spediti ogni settimana alcuni distaccamenti di cavalleria a battere la campagna ed a cercare provvigioni. Gonzalo Pizarro in una di queste scorribande dopo aver disperso varii corpi indiani, in vicinanza a Xaquixaguana, cadde quasi nelle mani degl’ inimici. Gabriele de Kojas essendo uscito per una di queste spedizioni con settanta cavalieri, s’inoltrò fino alla provincia di Po-rnacanco, a quattordici leghe da Cuzco, e ricondusse due- (1) La maggior parte degli storici pretende che la fortezza sia itala presa sul principio dell'assedio. ♦