DELL’AMERICA 189 quadrate circondato da una fabbrica a due piani; a.° una sala di quarantacinque piedi di lunghezza sovra ven-tidue di larghezza scavata nella roccia; alcune figure d’ uomini e di donne in pietra, cotanto naturali che si sa-rebbe tentato di crederle in vita, di cui le une tenevano nelle mani dei vasi, come se volessero bere; altre erano assise cd altre in piedi; alcune sembravano in atto di voler varcare il ruscello che correva a traverso l’ediGzio, altre finalmente rappresentavano femmine che allattavano o conducevano per mano i loro figli. Credono gl’ indiani che questi edifizii fossero dedicati al Creatore dell’universo, c che le 6tatue fossero ligure d' uomini scellerati così trasformati a cagione de’loro enormi misfatti ; essi li accusano soprattutto d’aver lapidato un viaggiatore che passava per quella provincia (1). In varii palagi degl’ incas eranvi delle sale di duccn-to passi di lunghezza e larghe da cinquanta a sessanta, ove si facevano le feste durante il cattivo tempo. Quella del palazzo di Cassana poteva comodamente contenere tremila persone (2). Tempio di Callo. Questo tempio che vedesi a Ca-yambo, città della provincia dei candii, in una pianura clic si dilata al nord di Latacunga, è interamente costrutto di pietre dure e quasi nere, sì bene assieme congiunte che non si saprebbe introdurre fra loro la punta ui un coltello. All’esterno esse sono tutte convesse, a riserva delle porte che sono piane. Notasi dell’ineguaglianza, non solamente nella disposizione delle pietre, ma anche nelle pietre stesse le quali non sono ritenute da calce 0 cemento veruno. Le muraglie di quest’ edifizìo hanno due tese e mezza di altezza e tre in quattro piedi di spessezza ; le porte hanno due tese di altezza e tre in quattro di larghezza al basso, ma vanno restringendosi nella parte superiore in guisa che non hanno più di due piedi e mezzo. Vi si giugne mediante una piccola stradella di cinque in sei tese di lunghezza che conduce ad un cortile. All’ intorno di questo trovansi tre grandi sale, in ciascuna delle quali han- (1) Pietro de Cier» di Leone, cap. io5. - G. Dell» Vega,lib. Ili, cap. I. (3) G. della Viga, lib. VI, eap.