DELL’OLANDA EC. 607 d’ Olanda c di Zelanda la sopravvivenza nello slatolderato. La seconda di queste provincie era in allora minacciata da un’ invasione per parte della governatrice de1 Paesi-Bassi, cui un cappucino, nominato il padre Filippo di Bruxelles, aveva indotto a tentare una simile spedizione, per cui venne allestita una moltitudine ingente di fregate c di scialuppe. Ora lo stathouder, avuta contezza della partenza di questa flotta, diretta dal cappucino e capitanata da Giovanni di Nassau, mosse alla volta di Berg-op-Zoom con un numero considerevole d’armati onde coprir questa piazza. Si venne il 12 settembre 1631 ad un combattimento, nel quale, ad onta del valore del comandante e del coraggio del cappu-cino, la loro flotta restò soccombente con perdita di settah-tasei vascelli e di quattromila uomini, clic furono parte uccisi, parte fatti prigioni, non essendosi salvate che undici persone, nel cui novero si trovarono Giovanni di Nassau ed il cappucino. Questa vittoria fu seguitata dalla presa di Vcnlo e da quella di Ruremonde effettuate dal conte Ernesto di Nassau, il quale però in quest’ ultima venne ucciso da un colpo di fucile. Nel medesimo anno POlanda si rafforzava mercè-un trattato di alleanza stretto con Gustavo re di Svezia, il flagello dell’Alemagna* Federico Enrico proseguendo le sue conquiste, nell’anno i632 stringeva d’assedio Maestricht, di cui gli Spagnuo-li, dopo averla ripigliata nel 1619, aveano notabilmente accresciute le fortificazioni. Tutto concorreva a rendere memorabile quest’assedio; i valorosi di parecchie nazioni si recavano al campo dello stalhuucler per apprendere il mestiere dell’armi; ma il valore c la destrezza di Federico Enrico trionfavano finalmente della resistenza che venivagli opposta, e Maestricht a’ 22 agosto gli aperse le porte, dopo due mesi e dodici giorni d’assedio. Nella notte del j.° venendo a’2 dicembre del i633, i Paesi-Bassi perdettero l’arciduchessa infanta Isabella Chiara Eugenia, loro governatrice, in età di sessantasett’anni, che veniva sepolta a Sainte-Gudule presso il suo sposo. Per la sua dolcezza e pietà, questa principessa, dice M. Cerisier, era amatissima dai popoli sottoposti al suo governo, ed assai riputata dagli stranieri. I suoi lumi, aggiunge questo scrittore, negli altari politici, la sua prudenza ed il suo coraggio spiccarono chiaramente in varie congiunture pericolose.