DEI VESCOVI E PRINCIPI DI LIEGI Un cittadino di Dinant che aveva una lite innanzi all’ufficio del tribunale, vedendosi ridotto agli estremi per le spese die i rigiri e le lungaggini del suo procuratore gli avevano cagionate, innalzò le sue querele al magistrato. Tocca la città dalla sua miseria montava allora in furore non solamente contro il procuratore di lui , ma eziandio contro tutta l’ufficialità. Si corse alla cancelleria di questo tribunale e se ne tolsero via tutte le carte, che vennero in seguito abbruciate in piena adunanza sulla pubblica piazza. Fatto consapevole il vescovo d’ una tal sedizione, vola ad Ilui, ove quelli di Nantes s’erano in folla recati per sollevare anche questa città, entra in mezzo alla calca, e la rappacifica promettendo di riparare al passato e di provvedere al futuro. Nel 1384 Arnoldo approvò ovvero permise una innovazione nella polizia, da cui sorsero conseguenze funeste. E a sapere che dodici famiglie fra le più nobili di Liegi avevano facoltà di scegliere i magistrati civili. Ora il popolo adunato in una tumultuosa assemblea s’immaginò di togliere ad esse cotale potere: ma i capi di queste dodici schiatte seppero prevenir la tempesta collo spogliarsi di tale loro prerogativa; della qual cosa il popolo soddisfatto nominava borgomastro uno fra questi nobili nella prossima elezione. Nel i388 essendo il signore di Ravestein entrato nel territorio di Liegi per darvi il guasto, Arnoldo fece marciare contro di lui un’armata cosi ragguardevole, che spaventato dal numero egli umilmente s’abbassò a domandare la pace. Il prelato chiuse i suoi giorni nell’8 marzo del seguente anno, ch’era il cinquantesimo della sua vita (Foulon); e il suo cadavere fu portato non già ai Bernardini di Horn, come vogliono Chappeauville, Fisen e Fou-lon, ma invece a Keiscrlos abazia di monache dell’ordine di Prémontré. GIOVANNI Vr di BAVIERA. i3qo. GIOVANNI figlio d’Alberto di Baviera conte d Olanda e d’Hainaut fu chiamato dal pontefice nel i3()0 al vescovado di Liegi attesa la rinuncia di Thierri della Marcii, che il capitolo ad unanime voce aveva già scelto. Comunque Giovanni non avesse allora che soli diciassette