DEI SIGNORI DI FAUQUEMONT 479 già da esse obbliato durante l’assenza del suo predecessore; e siccome venivano spalleggiate dal conte di Loos, fece a Giovanni suo figlio cadetto la cessione di un feudo che da lui teneva, per non essere impacciato nell’adempiere all’obbligo assuntosi verso di Adolfo. Non iscorgiamo però che Rinaldo si trovasse nell’armata dal vescovo condotta nel febbraio del 1314 contro il conte e contro quelli della casa di Waroux, e soltanto verso la metà del giugno egli congiunse le proprie genti con quelle del prelato contro l’esercito d’IIui ed i suoi alleati. Si prese dapprima il partito di assaltar il nemico accampato presso Fiorine: la sfida era già corsa pel giorno i3 di questo mese, ma avendo Adolfo saputo come i nemici s’erano fatti forti il dì prima mediante un rinforzo considerevole, si determinò di sorprenderli durante la notte. Sventuratamente per lui fu il secreto scoperto, ond’egli trovò il nemico sotto le armi; e benché non lasciasse di attaccarlo di fronte, e poscia al fianco ed alle spalle, non potè romperne giammai le file; locchò in-dussclo a piombar finalmente sul di lui bagaglio, ed a prendere i cavalli eli’ esso aveva abbandonati per tenersi meglio raccolto. Con tale astuzia però non gli riuscì meglio che coi precedenti assalti di sbandare le di lui genti. Il prelato allora cominciò a temere per se medesimo, scorgendo all’ apparire del giorno che il nemico gli era superiori! di forze, e che d’altra parte si vergognava di non averlo potuto far ritrarre; se non che il signore di Fauquemont lo tolse da questo imbarazzo additandogli uno stratagemma. Ristettero tutt’ ad un tratto dal combattere e si ritornarono nel proprio campo. I confederati ripiegaronsi aneli’ essi sul proprio; ma non appena avevano diradate le loro file, una parte delle genti del vescovo tornò di nuovo alla carica, volgendo però novellamente le spalle quando le ebbero riordinate : cotale manovra, ripetuta più volte, stancava mirabilmente il nemico e lo disponeva ad accettare una tregua di quattro mesi, cui nello stesso ciorno diedero mano eli abati di Lob-bes e d’Alne. Egli non è verisimile che Rinaldo più s’immischiasse nelle discordie che regnavano in Liegi, dacché troppo era in que’giorni occupato a difendere se medesimo contro il conte di Juliers. Or ecco in qual modo, a cagione della