6o6 CRONOLOGIA STORICA rini. La fievolezza con*cui Spinola per mancanza di denaro procedeva nella campagna del 1628, indusse il re di Spagna a richiamarlo, cosa che riuscì favorevole ai disegni di Federico Enrico. Egli meditava già da gran tempo di assediare Bois-Ie-lìuc, una delle più forti città del Brabante ; ma resa consapevole l’arciduchessa governatrice del disegno di questo principe, nulla dimenticò per farlo andare a vuoto: fece leva d’un 'esercito ragguardevole, affidandone il comando ad Enrico di Berg; un altro ne ottenne dall’imperatore, capitanato da Ernesto conte di Monteccucoli, al quale in seguito venne pure ad unirsi un terzo sotto il comando di Giovanni di Nassau. Però la valentia di questi generali ed il valore delle loro genti non bastarono ad impedire che nello stesso aiìno Bois-!e-I)uc non capitolasse il dì 14 settembre. Durante il corso di questo memorabile assedio il grande Turenna fece il suo tirocinio nell’armata olandese-, gl’imperiali ebbero il vantaggio d’insignorirsi, senza veruna opposizione, di Amersfort, mentre il principe con 1111 po’meno di agevolezza si rendeva signore di Wesel. Maurizio, successore a Filippo Guglielmo suo fratello ne’diritti sul principato d’Orange, aveva concesso nell’anno 1619 il governo di questa contrada al principe Emma-nuele di Portogallo, imponendogli però di stabilirvi quale comandante delle truppe Giovanni d’Hertoge signore di Valkemhurgo. Ora venendo Emmanuele richiamato l’anno 162.3, questo capitano assunse egli stesso il governo d’Orange. Però i suoi nemici lo facevano bentosto cadere in sospetto: fu accusato d’ intendersela con Richelieu circa la sovranità di questo principato, sotto condizione di rendere la sua 'carica ereditaria. In forza di tale accusa il principe richiamava Valkemburgo, ma ricusando questi annuire alla sua dimissione, si fè trucidare da coloro cui era stato imposto di arrestarlo. Atteso la morte di esso, Federico Enrico rientrava nel i63o in possesso del suo principato, di cui Valkemburgo s’era appropriato già l’utile, e adoperavasi per ¡spogliamelo ( Duj arditi ). Federico Enrico bruciava di desiderio di assicurare il passaggio delle sue dignità nella persona di Guglielmo suo tiglio; e non ostante la fresca età del giovanetto, che era nato nel 1626, otteneva per lui nel iC3i dalle provincie