DEI COiNTI D’URACII E DI FRIBURGO 91 diesi di Hochberg aveano dato in pegno nel 131S all’ avo suo, siccome per noi fu detto. Vedendo il conte di Friburgo che i settecento marcili d’ argento, pei quali s1 era verificato il pegno, erano quanto basta compensati dal godimento di esso per lo spazio di settantasettc anni, restituì e cedette liberamente questo langraviato a Rodolfo, che in pari tempo glielo conferì a titolo di subfeudo, sotto la condizione die il vassallo offrirebbe ogni anno nel giorno di san Jacopo uno sparviere azzurro al suo signore diretto. Per tale convenzione il langraviato di Brisgaw, avvenuta l’estinzione dei conti di Friburgo, tornò per diritto ai marchesi di Hochberg-Sausenberg. La mancanza a’vivi d’isabella figlia di Luigi conte di Neuchatcl e zia materna di Corrado conte di Friburgo, che avealo nominato suo erede, procacciò a lui in pari tempo questa contea, di cui assunse il titolo e l’armi. Ma Corrado 11011 ne venne riconosciuto conte che nel 1397 dagli stati del paese e da Giovanni di Chalons principe d’O-range c signor feudale di iNeuchatcl (V. i conti eli Neu-cliatel). Esistono tuttora nella città di questo nome due atti stesi nel 14075 in cui esso viene appellato magnifìcus ac generosus dominili Conradus de Friburgo, comes ac dominili Novi-Castri. Corrado nel 13g8 diede in pegno a Leopoldo duca d’Austria il suo castello e la signoria di Ba-denwcillcr con tutto il resto cb’ei possedeva in questa parte del Brisgaw, per avere onde soddisfare i debiti di suo padre, riserbandosi solamente l’investitura dei vassalli. Il prezzo di questa ipoteca fu di ventottomila fiorini d’oro, fra i quali soli duemila dovevano rimettersi a Corrado ed il resto a’ suoi creditori. Questi, secondo il signor Dunod, partì nel i4o6 per Terra-Santa, donde fece ritorno nell’anno seguente. Allorché nel i4>5 Federico d’Austria fu proscritto dal concilio di Costanza, lo stendardo dell’impero venne affidato a Corrado, il quale lo portò nella spedizione dell’imperator Sigismondo e degli Svizzeri contro la città di Zoffingen situata nel cantone di Berna. Questo imperatore, in ricognizione dei servigi die il conte gli avea resi in Lombardia, gli concesse nel i4j7 ritirare dalla casa d’Austria la signoria di Badenweiller per la somma soltanto di quattromila fiorini, c nell’anno successivo gliene ricon-