DEI DUCHI DI GUELDRIA 38g se lo aspettava, egli usci in campo, c nel a3 dicembre del i5ia comparve alla testa d’un esercito dinanzi ad Amsterdam, della quale pose il fuoco ad un sobborgo, incendiò in pari tempo i vascelli clic si trovavano nella rada, e si reco in seguito ad accampare nel parco del castello d’U-trecht. La rottura della Francia con essolui non era clic simulata, e la governatrice de’ Paesi-Bassi ben se ne accorse. Egli fu appunto d’accordo col re Luigi XII che nel i5i4 il duca spediva il conte d’Oyen con una schiera di genti, la quale saccheggiò la Drente, sottomise la città di Gro-ninga, ed estese nella Frisia le sue conquiste. Morto poi Luigi XII nel i.° gennaio del i5i5, Francesco l di lui successore maneggiò una tregua fra il duca di Gueldria e gli avversari di lui. Il duca partì qualche tempo dopo capitano di ventiduemila uomini, che appellavano le bande nere, per unirsi a questo monarca in Italia; ma inteso a Lione l’esito della battaglia di Marignano, cadde infermo per lo rammarico di non esservi intervenuto, c ritornò nel proprio ducato. Egli continuava intanto le sue scorrerie nella Frisia, i cui popoli ridotti agli estremi si davano nel i522 al conte d’Olanda sotto l’alto dominio dell’impero (Pontanus, 1. XI, pag. 712). Fu tale in questo paese il successo delle armi austriache, che a’a3 ottobre del i523 Carlo Quinto videsi interamente padrone della Frisia (Cc-risier, /lisi, des Prov. Unies, toni. II, pag. 38g). 11 duca Carlo non cessò in seguito quasi mai dal trattare le armi contro la casa austriaca. Avendo nel 1527 assunta la difesa di quelli d’Utrecht, ch’erano in discordia col loro vescovo, si rese signore di questa città non che di altre piazze; ma avendo il prelato ricorso all’imperatore, questi s’impadronì delle contrade d’Utrecht e d’Over-Yssel, e quindi costrinse il duca a conchiuderc nel 3 ottobre 1628 un trattato di pace a Gorinchem, per lo quale egli impegnavasi di prestargli omaggio rispetto ai paesi di Gueldria, di Zutphen, di Groninga, di Ommclandes, di Coevorden e di Drentem siccome duca di Brabantc e conte d’Olanda. L’imperatore poi prometteva dal canto suo di pagargli una pensione di sedicimila fiorini, di mantenergli dueccntocinquanta cavalieri, c di far sgomberare le piazze dell’alta Gueldria, di cui le sue genti s’ erano insignorite (Du Jarditi, Ccrisier).