DEI VESCOVI E PRINCIPI DI LIEGI a7i mente V, il quale per effetto di esse ne'l 7 aprile 1313 (N. S.) lo nominò vescovo di Liegi, e il giorno appresso, ch’era la domenica delle Palme, lo consecrò suddiacono. Egli poi nel sabbato susseguente venne ordinato diacono dal vescovo di Palestrina e sacerdote dal medesimo nella vigilia cUlla Pentecoste, e il giorno appresso ricevette la vescovile consecrazione dalla mano del cardinale vescovo di Frescati. Intanto la città e lo stato di Liegi andavano sos-sopra per la discordia insorta fra il capitolo della cattedrale ed i nobili a motivo dell’elezione di un mambourg 0 capitano generale durante la vacanza di questa sede. I canonici avevano scelto a quell’ uffizio il loro prevosto senza consultare i nobili secolari, che intendevano di avere il diritto di suffragio in tale elezione, e mentre questi erano spalleggiati dal conte di Loss, il popolo si fece a parteggiare pei canonici. Ecco dunque commettersi più fatti d’armi, in uno dei quali il prevosto restava ucciso: i nobili però quasi sempre aveano la peggio, e fino a duecento nati dalle prime famiglie del paese perirono nell’incendio della chiesa di San-Martino in cui s’erano trincerati. Adolfo reso consapevole dello stato della sua diocesi non pensò prima di recarvisi che ad ammassare qualche fondo per poter domare il popolo che abusava della sua vittoria. Ei dava in pegno a tale oggetto la sua porzione della signoria di Malines al conte d’IIainaut per la somma di quindicimila fiorini, e munito poi di questo denaro spediva ordine a’suoi ufficiali di far costruire nuove macchine da guerra e collocarle nelle varie piazze della diocesi. Così preceduto dal terrore si fece innanzi, ed entrò solennemente in Liegi il giorno di Natale salito sopra un generoso destriero, il quale essendosi impennato presA la porta della cattedrale lo rovesciò, ma in modo per altro che cadendo, dice Ilocsem, egli trovossi in piedi. La superstizione dedusse da questo accidente il presagio che il governo di Adolfo dovesse riuscire molto agitato, ma che tuttavia questo vescovo si sosterrebbe in mezzo agli urti violenti onde verrebbe percosso: locchè effettivamente avvenissi. I primi diciassett’anni del suo governo scorsero quasi lutti fra le guerre ch’egli ebbe co’suoi soggetti, e massime coi cittadini di Liegi, i cui sollevamenti rinnovandosi senza posa lo costrinsero nel T. XIV. ,8