120 CRONOLOGIA STORICA Molia e di Dagsburgo; non che una figlia di nome Lutgarda ch’ebbe a marito Thierri conte d’Ilochstadt (Vedi Enrico II conta di Limburgo). GOFFREDO III (IX) detto il CORAGGIOSO. ii43. GOFFREDO figlio di Goffredo il Giovane, clic gli succedette ne’ propri stati in età di diciassette anni, ere-.dito una guerra di già cominciata verso il 1140 dal suo genitore contro Gualtiero Berthout protettor di Malines e Gerardo signore di Grimberg, che si rifiutavano di prestargli l’omaggio. Durò questa quasi vent’anni, nel corso de’ quali non si videro in quella contrada che saccheggi, incendi e massacri, egualmente praticati dall’ una parte e dall’ altra. Goffredo nel n5g recavasi ad assediare il castello di G'rim-berg, ed in breve presolo al primo di ottobre, lo consegnava alle fiamme e lo abbatteva fin dalle fondamenta: era questa la piazza meglio fortificata di tutto il Brabante. Allora Gualtiero Berthout e Gerardo, vedendosi derelitti dal duca di Fiandra che fino a quel punto gli avea fiancheggiati, abbracciarono il partito della sommissione (Auct. Affligli.). In pari tempo Goffredo sosteneva un’altra guerra, trasmessagli pur essa dal padre, contro Enrico II co.nte di Limburgo, che gli contendeva il ducato; ma questa fu terminata nel 1155 pel matrimonio di Margherita figlia del conte collo stesso Goffredo (V. Enrico II conte di Limburgo). Il duca di Brabante nel 1166 uni le sue armi a quelle di Filippo d’ Alsazia, collega di Thierri suo padre nella contea di Fiandra, contro F'iorenzo III conte d’Olanda; e nel 1170 venne attaccato da Enrico il Cieco conte di Namur e di Luxemburgo, suo zio materno, che Io ruppe a Carnière presso di Trasignies (V. Enrico il Cieco). Nel 1183 egli si collegava col conte di Fiandra a danno del monarca francese e del conte d’Hainaut; il quale due anni dopo accorreva poi in soccorso del conte di Namur assalito dallo stesso Goffredo, e dava il guasto al Brabante (V. Baldovino V conte d’Hainaut). Sebbene l’abazia di Gemblours fosse stata verso la metà del decimo secolo fondata da un potente signore di nome Guiberto, con piena franchigia così per sè come pure per le sue pertinenze, tuttavia la negligenza de’suoi