CRONOLOGIA STORICA ALBERTO III. io3j. ALBERTO figliuolo di Alberto II succedette al padre in età molto tenera, tutelato da Ermengarda sua ava, la quale cessò di vivere nel ic>4^ in tempo che Alberto aveva raggiunta appena la maggiorennità. Nel 1047 egli corse le sue prime campagne sotto l’imperatore Enrico III nella guerra che si accese fra questo principe ed il conte di Fiandra, e lo seguì dappoi ne’vegnenti anni in varie spedizioni dallo stesso intraprese in quella provincia fino alla pace che fu conchiusa nel io56. Alberto nel 1072 prese a difendere Richilde vedova di Baldovino conte di Fiandra e d’Hainaut contro Roberto il Frisone, e pugnò in di lei favore alla famosa giornata di Broqucroie, ove Roberto restò vittorioso. Nel 1076, avvenuta la morte di Goffredo il Gibboso duca di Lorena, egli prestò valido appoggio a Thierri vescovo di Verdun che si adoperava a riporsi in possesso della propria contea, di cui questo duca avea infìno allora goduto; ed il vescovo in ricognizione di tal servigio lo istituì suo visconte. Nel 1086, e non 1078, come il p. Anseimo vorrebbe, egli difese lo stesso vescovo di Verdun contro Goffredo di Buglione, il quale voleva riprendere questa contea per goderne a quel modo onde n’ aveva goduto il di lui zio Goffredo il Gibboso; anzi recossi egli stesso alla testa dei vassalli del vescovo ad assediare il castello di Buglione, sopra cui vantava un diritto per parte della sua sposa, e del quale Manasse arcivescovo di Reims, come alto signore, gli avea promessa l’investitura. Ma Goffredo ruppe il conte in una sortita, facendo assai prigionieri, nel cui novero fu pure Enrico conte di Grand-Prè. Questi però avendo ricuperata la sua libertà, si lasciò indurre dal duca a praticare delle scorrerie sul territorio di Verdun, intantochè Goffredo dal canto suo facea dar il guasto a questa contrada dalla guarnigione che nel castello di Stenai avea collocata. Thierri, che tuttavia governava la chiesa di Verdun, fatta incetta di truppe ausiliarie, c posti alla loro testa il conte di Na-mur e quello di Toul, fece assediare codesto castello, e sostenne innanzi alla piazza una zulla, di cui riuscì dubioso l’evento. Ma il vescovo di Liegi costituitosi mediatore fra