DEI SIGNORI DI FAUQUEMONT 481 liors, il conte gli si fù incontro, c sbaragliate le sue genti, costrinse lui stesso a ileporre le armi. Il prigioniero fu rinchiuso nel castello di Nidecken, donde egli non uscì che in capo ad un certo tempo e mediante un riscatto assai ragguardevole, oltre all’avere perduto in questa congiuntura, senza più poterla ricuperare, la subavvocazia d’ Aix-la-Cha-pelle, per la quale egli ed i suoi antecessori avevano fatti sì gravi dispendi. Questa sventura di Rinaldo ne traea seco un’altra, che ebbe termine colla sua vita; essendo che trovatosi carico di debiti, cominciava ad aggravare d’imposte i propri sudditi, e massime gli estranei che possedevano fondi nel suo territorio. Allora quelli di Maestricht esposero le loro querele al duca di Brabante, il quale desiderando di vivere in buona corrispondenza con questo signore, gli inviò deputati che lo esortassero a risarcirli dei danni che avea loro recati ed a cessare in seguito da sì fatte vessazioni. Rinaldo poi, ben lungi dal darsi vinto a simili rimostranze, operò peggio di prima, senza punto badare alle conseguenze che (presto procedere poco riflessivo poteva produrre in suo danno. 11 duca in fatti, reso consapevole di quanto avveniva, verso la metà di luglio del i3i8 gli intimava la guerra; e valicata la Musa con un esercito considerevole, cominciava a devastare il territorio di Fauqucmont. Allora il vescovo di Liegi, per lo stesso motivo nemico a Rinaldo, corse a raggiungerlo, ed assediato il castello di Ilaeran, che giace non lungi da Maestricht, per istratagemma lo prese \ imperciocché scorgendo come non avrebbe giammai potuto impadronirsene colla forza, vi fece entrare alcune genti per una finestra secreta del castello, commettendo loro d’inalzare un grido di vittoria, quasiché il forte avessero preso. Allora gli assediati, senza por mente al piccolo novero di color che gridavano, tutti impauriti si rifuggirono in una torre, della quale lo spavento fece sì che obliassero eziandio di chiuder la porta. Quelli di Liegi allora li seguitarono, e dopo averli tutti quanti passati a fil di spada, smantellarono fino alle fondamenta la rocca. In pari tempo il duca avea stretta d’assedio Sittaert, ove i sudditi di Rinaldo aveano rinchiusa la più parte dei loro effetti. Veramente il conte di Virnenburgo, il signore di Tho nenburgo, il pro-T. XIV. 3i