DEI VESCOVI E PRINCIPI DI LIEGI agi Filippo il Buono duca di Borgogna. Le bolle furono presentate al capitolo nel giugno del ¡456 dai procuratori dell’eletto, che contava allora soli dieciotto anni, e che il 20 di luglio fece il solenne suo ingresso nella città di Liegi in abito di scarlatto fra i vescovi d’ Arras e di Cambrai, sus^ seguito dai conti di Horn e di Meurs, non che da più di mila cinquecento gentiluomini a cavallo. Un tale fasto manifestava la tendenza del giovane principe per le grandi spese; ed infatti egli non pose mai verun limite alle sue profusioni. L’avarizia, che nasce dalla prodigalità, gli fece immaginar i mezzi più odiosi di ammassare denari : spogliò monasteri, prese a prestito dovunque con gravosi interessi, ed alzò il valsente delle monete, gettando in tal modo nel commercio la massima confusione. Codesti modi ed altri consimili d’arricchire, in giunta alla rapacità de’suoi ufficiali, lo fecero cadere nel disprezzo, e dal disprezzo nell’ odio pubblico, e ben tosto si rinovavano contro di lui gli attentati commessi contro Giovanni di Baviera. In tale frangente egli ricorse al duca di Borgogna suo zio, la cui protezione frenò per qualche tempo i cittadini di Liegi; ma nel 1465 essi oltrepassarono ogni moderazione. Cacciato via il loro vescovo, elessero a governatore nel 24 marzo Marco di Bade fratello del marchese di Bade, dell’arcivescovo di Treviri e del vescovo di Metz. Fatto poi consapevole di tale rivoluzione Luigi XI re di Francia spedì in maggio un ambasciatore per ¡stringere alleanza con quelli di Liegi, dove nel i.° agosto giungeva il marchese di Bade co’ due suoi fratelli, capitanando quattrocento cavalieri ed un numero minore di fanti che aveva raccolti in Alemagna. Tutto si disponeva alla guerra, senonchè il denaro mancava: finalmente a’26 di agosto si ricevette la somma che il re di Francia mercè il trattato aveva assunto di esborsare. Imbaldanziti da tale soccorso quelli di Liegi inviavano nel 3o dello stesso mese un araldo a Bruxelles per ¡sfidare il duca di Borgogna a fuoco ed a sangue; ed il giorno medesimo usciti dalie mura in ordine di battaglia irrompevano nel contado di Limburgo. Però il furore da essi dimostrato alienava gli Alemanni dalla loro alleanza: il marchese di Bade li abbandonava ripigliando il cammino alla volta del suo paese insieme col governator suo fratello, che non ri-