DEI DUCIII DI LOTHIER E DI BRABANTE 127 anno si devenne ad un trattato di pace (Hocsem, Gesta pontif. Lcod., I. 1, cap. 5). Enrico III fu principe equo, moderato e senza ambizione. A vea anch’egli concorso l’anno 1248 all’erezione dell’atto steso dal suo genitore per la abolizione della mano-morta ne’suoi domini, e sempre fedele a quanto aveva in allora promesso, non pensò mai più a far rivivere quest’odioso diritto. « Solamente è da dolersi, y> che seguendo egli la costumanza del suo secolo si abban-» donasse di troppo all’idea di poter arbitrariamente esigere « prestazioni da’suoi soggetti ed a suo beneplacito disporre n de’comunali lor beni. Ma giunto a quell’istante, in cui n i grandi non meno che ¡ piccoli deggiono render conto « delle loro azioni ad un giudice incorruttibile, egli s’ av-» vide che il solo modo di ottenere il perdono era quello n di riparare al mal fatto. Quindi col suo testamento del-»> l’anno 1260 egli ridonava a’suoi soggetti i primitivi loro n diritti, volendo che fossero per sempre disciolti da ogni n arbitraria prestazione, e che non si esigesse veruna ga-n bella straordinaria, fuorché in queste tre circostanze, di n una guerra da sostenersi, un figlio da collocare , ed un » figlio da onorare dell’ordine di cavalleria» (M. Perrc-ciot, il/id., pag. 378). 11 duca Enrico III coltivava la francese poesia, e Fau-chet gli attribuisce alcune canzoni. Egli cessò di vivere il 28 febbraio dell’anno 1261 ( N. S.) a Lovanio, e venne sotterrato ai Domenicani di questa città, lasciando da Alice sua sposa figlia d’Ugo IV duca di Borgogna, che mancò ai vivi nel 23 ottobre 1273, Enrico che il i.° ottobre del 1269 vestì l’abito religioso nell’abazia di San-Stefano di Digione; Giovanni che or seguita; Goffredo signore d’Ar-scliot, il quale restò ucciso nella famosa battaglia di Cour-trai agli 11 luglio del i3o2; e finalmente una figlia di nome Maria, che fu moglie di Filippo III re di Francia. Butkens inoltre gli attribuisce un figlio naturale, cioè Gilles, celebre capitano che si distinse massimamente nell’anno 1288 alla famigerata battaglia di Voeringen ; ma altri pensano con più fondamento che questi fosse figlio del duca Enrico II. La duchessa Alice, di cui ora abbiam | fatto cenno, era donna di soda e specchiata pietà: ella scriveva talora a san Tommaso d’Aquino; ed a lei questo santo dottore dedicò il suo trattato del Governo del Principe.