DEI DUCIII DI LOTIIIER E DI BRABANTE questo principe eresse a suo favore il 12 novembre dell’anno stesso indicano concesso gli accordava in feudo l’abazia di Nivelle con un reddito annuo di sessanta carrate di vino, di cui la metà doveva essere consegnata a Bopparde e l’altra a Baldereo in Alsazia al tempo della vendemmia-, come in oltre gli assicurava la successione alla contea di Dagsburgo nel caso che il conte Alberto zio di Enrico venisse a mancar senza eredi in linea retta; e come finalmente s’egli stesso venisse a morte senza eredi maschi, le figlie sue liberamente e senza verun impedimento gli succederebbero nei feudi ch’egli tcnea dall’impero: Ut fìliae suae, si masculum haeredem non habuerit, in feudis suis libere ci tant/uam rnasculi succedant (Vaddire, pag. i5y). Il duca di Brabante ebbe nel 1212 una più diretta contesa collo stesso prelato riguardo alla contea di Moha, che dal conte Alberto era stata di già legata alla chiesa di Liegi, e che da Enrico veniva reclamata siccome a lui spettante per diritto di eredità. Per tanto entrato Enrico nel territorio di Liegi il 29 di aprile, si rese signore della capitale il 3 maggio seguente, giorno dell’Ascensione, e per sei dì 1’abbandonò in preda al saccheggio. Il vescovo eli’crasi ritirato ad Hui, scagliò di là scomunica-contro il duca, che non ne fece alcun conto, e nel seguente anno rinforzato dalle genti condottegli dal conte di Loss, venne il i3 ottobre ad una battaglia presso di Steppe, dove sconfisse compiutamente lo stesso duca, il quale allora conchiuse la pace coll’avversario c venne assolto dalla scomunica. Nel 1214 egli dichiaravasi partigiano di Federico contro Ottone di lui competitore al-l’impero, stringendo alleanza col re Filippo Augusto, nemico dell’ultimo. Nel 1229 accordò parecchi privilegi alla città di Bruxelles mercè un atto, il quale costituisce il più an- I tico monumento che noi abbiamo in lingua fiamminga (Di-vaeus, Epitom. Hist. Brabant., pag. 113). Questo principe, | che quasi mai non si ristette dal trattare le armi contro diversi signori suoi vicini, e per cui meritavasi il soprannome di Guerriero, cessò di vivere il 5 novembre del 1235 a Cologna in età di scttantasette anni, mentre tornavasi dal- 1 avere condotta Isabella d’Inghilterra all’imperatore Federico II, che il 22 di agosto le diede la mano di sposo (Chron\ ducum. Brabant. edente Anton. Maithco). Il di lui