68 CRONOLOGIA STORICA mi in società col proprio figlio Giovanni per lo timore che quest’ ultimo, siccome di salute assai debole e di corta mente, non avesse a mancar senza figli. L’imperatore Luigi di Baviera, che onorava della sua protezione il conte Federici, approvò un tale ordinamento di cose; ed Ulrico medesimo già indebolito dalla vecchiaia trasmise in loro nel i34o il governo e l’intera amministrazione del langraviato. Dopo quell’anno non si trova più in fronte ai documenti, senonchè i nomi dei conti Federico e Luigi e del conte Giovanni loro cognato, i quali d’allora cominciarono anche ad effettuare molte alienazioni e vendite delle terre che n’erari soggette, senza che vi si trovi il consenso del langravio Ulrico. Luigi e Federico conti d’Oetingen assumono il titolo di langravi della bassa Alsazia nell’atto di confederazione che Bertoldo vescovo di Strasburgo e le città imperiali conchiusero nel i343 ad oggetto di mantenere la pace in questa provincia. Essi poi nel 1345 presero il titolo di landvogts d’Alsazia, titolo che per due o tre anni essi congiunsero a quel di langravi. Nell’agosto del i35i essi stipularono il cambio coll’ imperator Carlo IV di tutte le terre del langraviato con le città imperiali di D*in-ckelspùhel e di Bopfingen situate nella Svevia, le quali loro meglio quadravano, siccome meno discoste dalla contea di Oetingen. Questo cambio però, quantunque ratificato dagli elettori, non ebbe il suo effetto; perocché l’imperatore medesimo lo rompeva nel i352, allorquando scorse che tutto il langraviato non era feudo dell’impero, e riconobbe che una grande porzione dei domini che lo costituivano era soggetta ali’alto dominio dei vescovi di Strasburgo e dei duchi di Lorena. Federico conte d’Oetingen moriva intanto nell’ottobre del i3Ò7, e subentrava Luigi suo figlio in tutti i suoi diritti al langraviato. Lo zio ed il nipote, nobilcs viri domini Ludovicus senior et Ludovicus junior, comites de Ottingen, lantgravii Alsalie, nei mesi di giugno e luglio dell’anno i358 vendettero il castello di Werd e tutte le sue pertinenze, che formavano gran parte del langraviato, a Giovanni di Lichtemberg vescovo di Strasburgo, non che ai successori di lui, riserbandosi tuttavia il diritto di ricupera. Adelaide di Werd vedova del conte Federico, che tuttora viyea, ma che venne a morte non guari dopo, pre-