DEI CONTI D’OLANDA 553 .......'Valchcrcn, cd il secondo in seconda fiata alla fuga. Buona ventura per lui che Woorne si attirava bentosto ¡’odio dei Zelandesi, i quali avendolo discacciato, lui stesso novellamente chiamarono. Dalla Zelanda passava poscia in Olanda, ove i suoi fautori si alfrettarono di raggiungerlo. Fatto consapevole a Ryswick, dove senza veruna opposizione accampava, clic, sgomentato per la ritirata del duca di Limburgo, alleato di Luigi, l’esercito nemico si andava sbandando, egli inseguì i fuggiaschi sin sotto alle mura d’Utrecht. Tutto ciò accadeva nella state dell’anno 1204 (Chron. Egmund). Allora il vescovo d’Utrecht non tardava un istante a proporre un componimento a Guglielmo, contro cui erasi dichiarato. Per colmo di sventura Luigi perdette nel 1205 l’appoggio del conte di Namur, il quale abbandonava il suo partito, sedotto dal compenso di diecimila cinquecento marchi cui Guglielmo gli fece offerire per mezzo della contessa che teneva in assegno vedovile la Fiandra. Tuttavia Luigi, avendo indotto a parteggiare in proprio favore il duca di Brabante, costrinse il suo avversario a rimettere ogni loro litigio nell’arbitrio di Filippo conte di Namur, il quale, mercè suo giudizio pronunciato il giorno di san Donaziano, a’ 14 ottobre del 1206, aggiudicò a Luigi il dominio del-l’Olanda c della West-Frisia, salvo alcune terre che destinò in dote od in vedovile assegnamento alla contessa Ada, c che doveano dopo la di lei morte passare nel figlio Guglielmo. Questi però ebbe in sua porzione la sola Zelanda. Tale giudizio rimase nullamcno senza effetto, e l’Olanda continuò ad essere posseduta dal conte Guglielmo (Vcd. i conli di Loss). Nel i2i3 Guglielmo si collcgava con Giovanni re d’Inghilterra, con Ferrando conte di Fiandra e coll’imperatore Ottone in danno della F'rancia; ma questa alleanza gli tornò molto amara, essendo che nell’anno vegnente a’27 di luglio fu fatto prigione alla giornata di Bouvines, nò potò ricuperare la libertà, giusta Tristano Calchas, clic mediante grosso riscatto ( tìist. Mediai, tom. II; Thcs. hai., pag. 297). Codesta cattività però a M. Kluit sembra dubbiosa: ni-. Arto, supposto che pur fosse vera, ella da- Gugliclmo coll’ agevolezza