DEI COMI D’OLANDA 575 fallo di ricominciare la guerra, c la trailo con sì buon successo, che costrinse il vescovo a chiedere nel seguente anno la pace, cui egli accordò sotto condizioni per lui vantaggiose (V. Giovanni il’ /lrkcl vescovo d’ Utrecht). Nel 1Ì57, r*tomato da un viaggio a Londra, diè tali segni di pazzia, che sul finire dell’anno stesso si dovette rinchiuderlo all’Aja, donde in seguito fu condotto al castello di Quesnoi. Alberto suo fratello, mercè l’ascendente degli IIoc-kini richiamato nel a3 febbraio i358 a Dordrecht, venne riconosciuto siccome ruward, eh’ è quanto a dire protettor dcll’Olanda. Siccome poi una parie dei Cabeliaux rifiuta -vasi di obbedirgli, egli mosse contro la città di Delfi, nella quale si erano rinchiusi, e se ne impadronì, ma non avendo essi adempiute le condizioni della resa, Alberto tornò difilato ad assediarli e, il lunedì susseguente la festa di san Bonifacio, cioè it giorno 14 maggio, ovvero sia 5 giugno, li costrinse ad arrendersi: concesse grazia alla città, commettendole mandasse mille de’suoi abitanti a piedi nudi onde chiedessero perdono alla contessa Matilde ed a lui, o li facesse accompagnare da cinquecento femmine le quali implorassero la vita de’rei ( Micris, pag. 91). Nel i364, stanco di portare il semplice titolo di ruward, Alberto s’avvisò farsi chiarir sovrano d’Olanda in luogo del fratello; ma siccome le pretensioni del re d’Inghilterra sopra questa contea non erano per anco giudicate, (juesto solo bastava perchè il disegno avesse a riuscir senza effetto. Coll’intendimento di-toglier di mezzo sì fatto ostacolo, egli raccolse nel 25 aprile gli stati a Gcrtruidenberg, ed ivi fece decidere che la regina d’Inghilterra non poteva partecipare alla successione di Guglielmo IV suo fratello, la quale tutta quindi si devoleva, essendo lo stato indivisibile, a Guglielmo V per parte della madre, che era la maggiore tra i figli, e dopo di lui, ad Alberto suo fratello. Munito di questa dichiarazione egli passò in Inghilterra per farla accettare al re, ma dovette tornarsene senza nulla aver conseguito. Però nel i37i, od in quel torno, gli riuscì di ottenere dall’imperator Carlo IV diplomi d’investitura delle contee d’Olanda, di Zelanda, di Frisia e d’Hainaut; i quali tuttavia restarono senza effetto, non avendoli i nobili e le città creduti bnstqvoli a trasferire il diritto d’un principe