DEI SIGNORI D’HEINSBERG Engilberto c da’suoi alleati, che li costrinsero a rappacificarsi col loro vescovo. Thierri, che trovavasi a questa battaglia, continuò a godere della contea di Loos. Durante le turbolenze di cui ora abbiam fatto cenno Thierri stringeva alleanza nel 6 marzo del 1343 con Walerano arcivescovo di Cologna e con Adolfo conte di Berg, il cui fine era di mantenere la pubblica quiete nelle loro provincie; ma nel 1344 s' disgustò coll’arcivescovo a motivo della signoria di Hurf, della quale nel 21 agosto- dello stesso anno avea ricevuta l’investitura dall’imperatore Luigi IV, ed intorno a cui il prelato accampava un diritto pari a quello degli abitatori di Liegi rispetto alla contea di Loos. Però la pace con soddisfazione di entrambe le parti venne tostamente conchiusa in Cologna a’6 gennaio dell’anno seguente; pace in forza di cui Thierri cedette un terzo della delta signoria alla chiesa di Cologna, c ne ricevette l’investitura degli altri due, riportando inoltre la permissione di mantenersi in alleanza coi conti della Marck e di Dornsberg, non meno che con alcuni altri signori di Westfalia, nemici del prelato. Egli in seguito prestò il suo braccio a Guglielmo marchese, poi duca di Juliers, nella guerra a lui mossa dai propri figli; ma essendosi poi conchiusa la pace nel 3o giugno del i34g, strinse egli stesso un’alleanza perpetua a’ 18 febbraio i35o con questi giovani conti. L’anno 136^ fu portatore di nuova pubblica pace fra Guglielmo arcivescovo di Cologna, Giovanni III duca di Brabante e le città di Cologna e d’Aix-la-Chapelle, alla quale Thierri medesimo prese parte, obbligandosi di prestare trecento soldati e mille guastatori per valersene all’assedio del castello di Gryp-penhowen, asilo di masnadieri. Nel 1356 egli uni le proprie armi' con quelle di Wenccslao duca di Brabante contro Luigi li conte di Fiandra, ed a’ 17 gennaio del 1361 cessò di vivere nel castello di Stockem, posto nella contea di Loos, mentre era tuttavia scomunicato, sia per causa de’suoi debiti, come vuole Mantelio, sia per la detenzione della contea di Loos, come riferisce Zanfliet. Egli avea scelta la sua tomba nel monastero d’Herckenrode; ma essendosi quelle religiose rifiutate di sotterrarlo nella lor chiesa, venne invece sepolto ad Ilasselt in un luogo profano, ed in seguito, col- 1 assenso del vescovo Engilberto, nel convento degli Ago-