DEI MARGRAVI D’IIOCHBERG 617 gnori. Nel 1444 questo medesimo Giovanni cedette loro con libera e gratuita donazione la terra di Badenweiler con tutti i suoi diritti e pertinenze; nè di questo contento, istituì Rodolfo suo erede nella contea di Neuchatcl, mercè suo testamento scritto nel i457, pochi giorni prima della sua morte (V. Giovanni conta di Friburgo). Ugo a quell’epoca non era più, essendo già prima mancato senza lasciar discendenti. Rodolfo verso la stessa epoca sposò Margherita, liglia di Guglielmo di Vienna signor di San-Giorgio, il quale non aveva altri figli che lei ed un maschio di nome Giovanni, che poco tempo dopo il matrimonio della sorella cessò di vivere senza posterità. Rodolfo allora aspirò ad essere messo a parte della succession del suocero; ma questi nel i434 avea disposto in testamento che quella dovesse (>assare ai propri eredi di maschio in maschio infìno al-’ ultimo. Ora Guglielmo di Vienna signore di Montbis, prevalendosi di questa clausola, ch’eragli favorevole, dimandò giudizialmente contro Rodolfo tutta intera la successione. Per conseguente ecco introdotta una lite innanzi al parlamento di Borgogna. Prima però clic ne uscisse il giudizio, le parti nel 1467 conchiusero una transazione, in forza di cui Rodolfo rimase posseditore delle terre di San-Giorgio, di Seurre, oggidì Bellegarde, di Louans c di Joux. Rodolfo morì nel 14^7? lasciando una pingue eredità, scevra da qualsiasi debito, all’unico suo figliuolo che or seguita. Questo principe, siccome pure Guglielmo suo padre, teneva la principal residenza a Digione. FILIPPO. 1487. FILIPPO, che, vivente ancora Rodolfo IV suo padre, godeva della signoria di Badenweiler, dopo le nozze contratte nel 1476 con Maria figlia di Amadeo IX duca di Savoia, trattò l’armi primieramente sotto Carlo 1’ Ardilo duca di Borgogna, cui vide perire alla battaglia di INanci il 5 gennaio del 1477. Indi passò egli al servigio del re Luigi XI, e più volte combattè nelle guerre ch’ebbe questo principe a sostenere per riunire la Borgogna al proprio dominio. Nel 1490 egli conchiuse con Cristoforo marchese di Bade un patto successorio, le cui condizioni disponevano