4p3 CRONOLOGIA STORICA torato coll1 attribuzione dell’officio «li gran tesoriere dell'im-pe.ro; inoltre si stipulò che all1 estìnguersi della linea gu-glielmina di Baviera l’alto Palatinato ricader dovesse nella casa palatina insieme colla dignità elettorale; e che in questo caso l’ottavo elettorato rimarrebbe di nuovo estinto. Nel i65y, avvenuta la morte- dell’imperatore Ferdinando III, Carlo Luigi contese il diritto di vicario del-l’impero all’eletto»' di Baviera; e nel i663 s’imaginò di voler esercitare sugli abitatori soggiornanti lungo il Reno il privilegio del wildfangiato, che così, dice Colini, chiamasi, un diritto regai dell’elettor palatino, per cui tutti i vagabondi bastardi e gente senza approvazione, ¿dre si recavano a stanziare enti» una certa estensione del Reno, cadevano sotto la sua giurisdizione e divenivano ad esso interamente soggetti se in capo ad un anno non li reclamava verun padrone legittimo. In questo giro sono abbracciate non solo le terre palatine, ma quelle eziandio di molti altri principi. Carlo Luigi incontrò gravi ostacoli nell’ e-sercizio di questo diritto per parte de’suai vicini. I tre elettori ecclesiastici,ed il duca di Lorena pigliarono le armi per difendere i loro sudditi da una simile servitù; ma tal controversia ebbe termine nei 1667 per 1’autorità dell’imperatore ed a vantaggio dell’elettor palatino, attesa la me* diazione (fella Francia e della Svezia. Non ostante le obbligazioni clic lo legavano a Luigi XIV e ad onta delle promesse eh’ egli avea fatte di mantenersi neutrale nelle gueTre eh’ egli trattava cflitro l’imperatore, Carlo Luigi prese parte nel 1672 allà lega che quest’ultimo avea formata contro la Francia. Gli abitatori del palatinato esercitavano nell’anno successivo orribili crudeltà contro i soldati francesi smarriti, eh’erano caduti in lor mano : perocché li si trovarono od appesi agli alberi q mutilati. Nell’anno successivo il maresciallo di Turenna in rappresaglia di cotal trattamento fece incendiare cinque città e venticinque villaggi del Palatinato. Narrasi che l’elettore, testimonio di un tale incendio, mandasse a sfidar il generale francese a singolare duello: questo falto per altro non sembra a qualcuno nè bene accertato nè men-verisimile. La pace di Nimega, segnata negli anni 1678 e 1679, pose fine alla guena, che avea quasi distrutto il Palatinato; essa però non